News
Lecce, il pres. Sticchi Damiani non ci sta: «Abbiamo subito un torto, serve più chiarezza»
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è tornato a parlare della partita contro la Lazio e, ovviamente, del rigore negato
In quel di Lecce, il rigore negato contro la Lazio fa ancora discutere… e non poco. A tornare sull’argomento, è proprio il presidente dei giallorossi, Saverio Sticchi Damiani, che ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport: «È stata violata una regola, su questo punto non ci sono dubbi. Anzi, più la rileggo, la regola, più mi convinco che sì, il Lecce ha subito un torto. E con questo non voglio dire altro, magari la Lazio avrebbe vinto 6 a 2 o, in caso di errore tecnico e gara ripetuto, 20 a 0. Il punto non è questo e le spiegazioni date non mi convincono».
LA REGOLA – «L’errore nasce da chi ha interpretato il possibile intervento del VAR anche nei casi di ingresso simultaneo in area di attaccante e difendente, aggiungendo qualcosa che nel testo non c’è. Un errore che ha indotto chi era al VAR domenica pomeriggio a ‘violare’, per così dire, il regolamento. Che invece è chiaro: per la singola invasione di attaccante o difendente, bisogna aspettare l’esito del rigore per la sanzione, rete convalidata, rigore ripetuto o punizione. Per quello contemporaneo di giocatori delle due squadre, cosa succede al rigore tirato non conta. Il penalty si ripete. E lo dice anche il protocollo IFAB sul VAR».
RICORSO – «Ma sarebbe stato utile? Perchè poi il risultato maturato sul campo è sovrano, le decisioni arbitrali di natura tecnica insindacabili. Insomma, con qualche cavillo formale, l’iter si sarebbe arenato davanti, magari, ad una inammissibilità o improcedibilità. A quel punto, nessuno avrebbe aff rontato il problema. Che invece c’è e, per il bene di tutto il calcio, va risolto adesso per il futuro».