2013

Ledesma: “Coppa Italia? Le mie lacrime non dipendevano dal dolore alla gamba, ma dalla gioia”

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Primo ‘mesiversario’ del trionfo della Lazio in Coppa Italia contro gli eterni rivali. Alle 19.27, ’71 minuto di gioco, Candreva passa la palla a Lulic e la Lazio vince la più importante delle stracittadine finora disputate. Cristian Ledesma ricorda ancora quelle emozione ed esordisce così a Lazio Style Radio: “Sono appena stato sostituito? Non credo di rientrare, credo che rientro alla fine (ride)”. Queste le sue parole:

Come stai?

“Tutto bene. Sono con la mia famiglia e mi sto godendo le vacanze”.

Finale di Supercoppa: sarà una stagione tosta sin dall’inizio.

“Sarà una stagione importante nella quale competeremo su tre fronti. Si aprirà con la Supercoppa contro la Juventus.. ma chi non la vorrebbe giocare?”

Domani è il giorno in cui si deciderà la sede dove si disputerà la finale con la Juventus.

“Non importa il luogo: io faccio il tifo per noi. Ovviamente se si gioca a Roma sarà meglio. Ci eviteremmo un viaggio lungo. E’ una finale importantissima e c’è grande voglia di vincere”.

Qual è il tuo primo obiettivo per la prossima stagione?

“Fare una buona preparazione e soprattutto partire con grande entusiasmo, cominciando già dalla finale di Supercoppa. L’entusiasmo è una componente importante e ci serve. E’ la cosa migliore: se uno parte con entusiasmo ti si agevola tutto. Lo scorso anno abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti, poi si può vincere o perdere”.

Alle 19.27 dello scorso 26 maggio segnava Lulic. Te lo ricordi quel momento?

“Stavo rientrando in quel momento (ride). Ringrazio voi che mi fate ricordare quel momento che credo non si ripeterà più…”

Hai più rivisto la foto di te e il team manager Manzini?

“L’ho vista 1500 volte! Si vede tutta l’emozione e la gioia della vittoria. Le lacrime non sono date dal dolore della gamba ma dalla gioia per la coppa conquistata. Maurizio ne ha viste davvero tante da quando è alla Lazio ma si è emozionato tanto anche lui. Vi svelo anche una cosa: il massaggiatore che era con me voleva restare nello stanzino ma l’ho mandato via appena abbiamo fatto goal”.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

“Sarà dura come tutte le altre. Non mi ricordo un campionato in Italia semplice. Sarà dura come sempre: né più e né meno degli altri anni. Sarà difficile ma non dobbiamo pensare di non potercela fare. Dobbiamo giocare con entusiasmo senza contare che la società sta acquistando giocatori di grandi qualità che faranno crescere il tasso tecnico della squadra. Questo è importante”.

57 partite ufficiali nella scorsa stagione. Una mole d’impegno non indifferente.

“Sì, è dura, ma io penso che bisogna avere qualità, non quantità. Noi la qualità ce l’avevamo e penso che senza gli infortuni potevamo fare di più. Ripeto: la cosa più importante è partire con entusiasmo”.

Un messaggio al popolo biancoceleste?

“Grazie a tutti i tifosi. Sono unici e bisogna ripagarli dando tutto in campo”.

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