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Ledesma tra passato e presente: “La Lazio è dentro di me. Con lo Sparta gara fondamentale”
Ai microfoni di Radiosei è intervenuto Cristian Ledesma: “Sono a casa, sto approfittando per fare quello che non faccio da 15 anni: ovvero il padre. Mi alleno tutti i giorni in attesa di un’opportunità che non può arrivare in Italia, ma soltanto all’estero. Cerco di tenermi pronto a livello fisico e mentale. In Brasile ho fatto un’esperienza né positiva né negativa. Credo molto nel destino e volevo provare questa esperienza. Ero a conoscenza di quanta distanza ci fosse da casa, però non l’avevo mai provata prima. Non stavo bene lì, non riuscivo ad ambientarmi e ho deciso di rescindere. La Lazio? Porto davvero un bel ricordo di tutti. Sarebbe banale dire il primo gol nel derby o le due Coppe Italia. L’ultima partita a Napoli ha chiuso un cerchio: sono arrivato con la Champions League e sono andato via allo stesso modo. Ho coronato comunque il mio obiettivo di diventare un giocatore importante per questa squadra”. Sui tecnici avuti in carriera: “Una persona come Ballardini si commenta da sola. Sulla questione dei fuori rosa cambia versione ogni volta. La mia rivincita io l’ho avuta sul campo, non c’è cosa migliore. A Delio Rossi Lotito aveva promesso un giocatore a sua scelta vista la grande stagione fatta e lui indicò me. A Lecce ero un punto di riferimento dopo il primo campionato in Serie B, mi consideravano un elemento molto importante nonostante l’età. Reja ricordo che mi ha inserito subito in gruppo. Non sapeva se farmi partire dall’inizio visto che non giocavo da molto tempo. Io gli dissi che con la voglia che avevo mi sarei mangiato il campo e credo di averlo fatto. Con Petkovic abbiamo fatto molto bene il primo anno, con lui ogni allenamento era diverso. Ci trovavamo molto bene e abbiamo chiuso in bellezza. Poi ci sono stati alcuni problemi nel gestire i nuovi arrivati, andavano inseriti infatti più lentamente. Con Pioli infine avevamo parlato a inizio stagione. Molti allenatori fanno un discorso generalizzato, non ha detto cose particolarmente diverse. Non sono deluso da lui, un tecnico ha il potere di puntare su certi giocatori a suo piacimento”. Infine sulla stagione della Lazio: “Non si decide se cambiare volto tra campionato ed Europa. Gli episodi portano a gare diverse e in ambito continentale si riesce a giocare di più. Squadre come il Galatasaray non sono infatti abituate a difendersi. Manca poi la costanza per una questione di organico e mentalità vincente. Giovedì è fondamentale, ma non sarà di certo come all’andata. I cechi sanno cosa vogliono”.