2013
Lettere dal 1900: Basta poco…
Tra una settimana tireremo le somme del mercato. Oggi abbiamo due partite in archivio e il materiale per dire cosa serva a questa Lazio.
Difesa – Inutile condannare Dias: tutti sbagliano. Bene Novaretti, che onestamente taglia le gambe al futuro di Ciani (troppo simili per caratteristiche). Vietato passare alla difesa a tre: è una delle grandi menzogne del calcio moderno. Le fasce sembrano coperte con Cavanda, Konko, Radu e Vinicius (deve recuperare ma la fiducia è ben riposta). Al centro bisogna capire che, prima o poi, un colpo alla Breno andrà fatto.
Centrocampo – Serve volume: torno a ripetere che Biglia e Ledesma in coppia di mediana sono un suicidio. Le vere squadre si vedono dopo la prima ora di gioco, e la Lazio spesso dopo il 60′ sparisce dal campo. Dato che Gonzalez e Onazi hanno il compito di macinare chilometri e recuperare palloni, anziché una staffetta tra i due quando l’uruguaiano è stremato, converrebbe schierare entrambi cosicché possano ergere la diga e dividere le forze. A chi rinunciare in cambio? Un’ala, come Lulic. Non vi scordate che Candreva corre a destra come a sinistra: non farebbe sentire la mancanza, e poter inserire il bosniaco nella ripresa darebbe due marce in più al contropiede. E’ fondamentale che la Lazio non arrivi col fiatone alla metà del secondo tempo. Aspettando Felipe Anderson, che nessuno sa quale ruolo abbia o cosa sappia fare… Auguriamoci il meglio.
Attacco – Ripeto da mesi che Klose non può sostenere l’attacco come quando ha firmato con la Lazio. E, ad onor del vero, all’epoca giocava in coppia con Cisse. Continuo a non capire i moduli a una punta: una fatica immane che scarica le pile. Klose ha i movimenti del fuoriclasse, con un compagno di reparto a liberargli la marcatura tornerebbe a segnare con regolarità. O almeno a segnare. Kozak? Via. Floccari? Sontuosa riserva (e auguri per la nascita di Giuseppe!). Carte false per Yilmaz. O Matavz. Non Gilardino e Matri, grazie.
Basta poco: con due punte di movimento (vietati i centravanti-boa, come potete vedere con Kozak), rinunciando a un esterno d’attacco (doverne schierare due non è prescritto dal dottore) e dando muscoli il centrocampo, torneremo ad ammirare una grande squadra. Come al solito, tra la speranza, la delusione, l’euforia, la sfiducia. Come la Lazio ci ha abituati.