2013
Lettere dal 1900: L’anno del Vlado
L’attesa è febbrile. La prima stagione regala sorprese; la seconda certezze. C’è chi si conferma (Hernanes) e chi si perde (Zarate). Per gli allenatori non è diverso. Petkovic ha chiuso il 2012/13 con oltre il 50% di vittorie, tra campionato e coppe. In carriera ha allenato sette squadre, restando per due stagioni consecutive solo in tre casi: col Malcantone Agno (dal 1999 al 2004); col Bellinzona (dal 2005 al 2008); e con lo Young Boys (dal 2008 al 2011).
Non sempre il bosniaco ha dimostrato le cose migliori alla sua seconda stagione: nel Malcantone Agno passò dal 56% di vittorie nel 1999-2000 (quando la Lazio neanche lo sognava, impegnata com’era a festeggiare Scudetto e centenario…) al 40% del secondo anno, salvo riprendersi con un formidabile 61% alla terza stagione. Ma era ancora un Petkovic alle prime armi, che col tempo ha perfezionato i propri meccanismi: basti pensare che col Bellinzona, nel 2005-06, ha vinto il 48% delle gare, volando quasi al 58% dodici mesi dopo; e che dire del suo fantastico Young Boys, capace di opporre fiera resistenza al Tottenham? Nel 2008-09 vinse quasi il 66% delle gare; nel 2009-10 addirittura il 69%.
Il prossimo 15 agosto il tecnico cosmopolita compirà 50 anni. Tempo di tracciare le somme? Al contrario: ora Vlado deve cominciare a volare. Perché pensando alla stagione scorsa e aggiungendovi 6 o 7 vittorie in più, ancora una volta, come ogni volta, lo Scudetto d’agosto resterà discorso ben diverso (e di ben altre squadre) rispetto alla realtà. Regalando alla Lazio un’altra stagione da ‘rivelazione’ (‘rivelazione’ che si protrae da tre anni consecutivi, curiosamente. Ma questo è un discorso mediatico. Non di calcio). Mezzo secolo e tanta voglia di volare. Nell’anno del Vlado.