2014

Lettere dal 1900: la Lazio 2014-15

Pubblicato

su

 
Mancano dieci partite, ma si può già tracciare il bilancio dell’organico. La rosa attuale ha dimostrato virtù e difetti, al di là di eccezioni e attenuanti. E la stagione prossima comincia a prendere forma.
 
Le certezze: Berisha, Biava, Cana, Radu, Ledesma, Biglia, Keita, Perea
Della rosa attuale sono questi i giocatori che rivedremo a settembre. Per tutti la sufficienza è abbondantemente alle spalle. Chi ha più cose da dimostrare è Perea, mentre è inutile nascondere come Keita, ad appena 20 anni, sia già destinato al massimo panorama calcistico mondiale. Forse Biglia è una nota ancor più lieta, perché se tutti hanno sempre riposto fiducia nello spagnolo, ‘El Principito’ si è dovuto guadagnare gli applausi come il primo Candreva. Una di quelle storie che ai laziali fanno battere il cuore.
 
Le speranze: Dias, Kakuta.
Firmeremmo oggi se il valore di questi due calciatori dovesse essere dimostrato nel 2014-15. Dias si era perso, poi si è ritrovato, e ora resta solo da capire se possa seguire le orme di Biava, migliorando col passare degli anni. Kakuta è nato sotto una cattiva stella: è arrivato a Roma all’apogeo della contestazione, ed è bastato un video su YouTube di un tiraccio per bollarlo. Ha un talento immenso, ma il problema è che come se non bastassero le coincidenze sfortunate, Reja fa di tutto pur di non schierarlo. Restano 900 minuti per scoprirlo.
 
Le valigie in mano: Ciani, Lulic, Onazi, Konko, Postiga, Alfaro.
Non è detto che saluteranno tutti, ma ad oggi figurarli con la maglia che verrà è difficile. Ciani ha avuto tutto il tempo del mondo senza mai ritagliarsi una meritata titolarità. L’eroe del 26 maggio, dopo estati di fedeltà, inizia a pensare seriamente all’addio. Onazi è chiuso da Gonzalez (Reja ha scelto così e niente sembra potergli far cambiare idea). Grazie Konko, ma hai dato tutto. E si vede.
 
Le scommesse: Mauri, Felipe Anderson, Ederson, Klose, Gonzalez, Cavanda, Novaretti, Vinicius.
Tante, troppe. Per questo la Lazio è storicamente una scheggia impazzita. Vi dico su chi punterei a man bassa: Ederson. Il miglior centrocampista in rosa, e di gran lunga. Enormemente stimato, mai sovrastimato, da tutto lo spogliatoio. C’è anche chi dovrebbe restare ma fa nutrire leciti dubbi sull’età. Considero finiti i cicli di Mauri, Klose e Gonzalez. Ma io non conto. E Cavanda dovrebbe fare da vice al prossimo terzino destro (se verrà).
 
Il dubbio: Candreva
Può essere definito al tempo stesso un punto fermo, fondamentale, quanto un possibile partente. La situazione del suo cartellino è complicata sin da quando mise piede a Roma, e a giugno ci sarà la resa dei conti. Nulla è certo, neanche tra i meglio informati. Soltanto gli incastri del destino diranno se salutarlo o rivederlo a settembre. Certo è che l’epilogo di questa storia influenzerà enormemente il calciomercato estivo. In un senso o nell’altro.
 
Primavera, che bellezza: Elez, Cataldi, Crecco, Tounkara
Cataldi è pronto, prontissimo. A Crotone strepitoso, come lo era in Primavera. Senza dubbio patirà il salto in Serie A, ma si appresta a diventare un titolare fisso biancoceleste. Crecco fa la spola da tempo, e se non dovesse partire in prestito potrebbe finalmente dimostrare di che pasta sia fatto. Elez e Tounkara potrebbero restare, ma fossi io a decidere li spedirei in prestito: acerbi.
 
Ah, poi c’è Djordjevic, certo. E la prossima Lazio, allora, come sarà? Nessuno può dirlo. Guardate quante scommesse. Leggete il dubbio. Pensate ai rincalzi di chi ha le valigie in mano. Una cosa è certa: ne vedremo tante, quest’estate. E lasciatemi sbilanciare: Cataldi e Keita vi faranno spellar le mani dagli applausi. Insieme, finalmente. Finalmente Aquile.
 
Matteo Torre – Lazionews24.com
Exit mobile version