2013
Lettere dal 1900: quanti soldi ci sono?
L’ultimo, sontuoso calciomercato della Lazio risale al 2011. Marchetti, Konko, Lulic, Cana, Klose: colpi d’alta scuola. E poi? Tanti, troppi mal di pancia dei tifosi, sollecitati da affari sfumati in serie (nell’ordine: Honda, Nilmar, Yilmaz, Felipe Anderson). Cosa è successo? Domanda lecita alla dirigenza. La Lazio vola in classifica dalla cura Reja, e in Europa migliora di anno in anno. Ma la sensazione comune, innegabile, è che con uno o due grandi tasselli, ad oggi staremmo parlando di una delle prime squadre in circolazione.
Che il problema sia economico? A nessuno è dato sapere quale sia la reale disponibilità della Lazio. Questo perché è capace di un mercato a zero euro tanto quanto di operazioni come Mauro Zarate. Zarate, già. Le cifre sull’argentino sono una spina nel fianco di tifosi e società. Ma non è che il più noto rappresentante di una truppa di misteri. Giocatori il cui flop, forse, pesa a tutt’oggi sulle scelte della dirigenza.
L’ultimo grande introito sul campo della Lazio risale alla qualificazione in Champions League nel 2007-08. Da allora, le grandi cifre sono state toccate cedendo oggi Muslera, domani Lichtsteiner. Ripeto: che i flop siano il motivo delle difficoltà nel fare mercato nell’ultimo anno e mezzo? Analizziamoli: Julio Cruz e Mark Bresciano, prelevati a zero, non hanno inciso. Ma, ovviamente, hanno avuto un peso relativo agli stipendi.
Ci sono quindi gli Hitzlsperger (500 mila euro?), i Meghni (circa 2,5 milioni). Per non dire i Carrizo (meno di 10, forse 7,5), gli Alfaro (3 milioni), i Cisse (circa 6). Tutte cifre che potrebbero differire, in eccesso o in difetto. Ma che non toccheranno mai lo zero. L’ultima grande spesa fu Djibril, il francese che aveva esaltato la piazza, andato via a gennaio per incompatibilità col calcio italiano. E non dimentichiamo il capostipite Zarate: dovrebbe essere costato circa 20 milioni di euro, ma Di Canio ha sostenuto che possa essere stato pagato fino al doppio.
Non possiamo sapere quale sia la verità, ma la realtà è nota: la Lazio farà un gran mercato la prossima estate. E’ una certezza, perché Candreva, ultimo colpo, non è certo costato 10 milioni. Ed era gennaio 2012. Nel frattempo la Lazio ha conquistato un quarto posto e due qualificazioni in Europa League consecutive (combatte per la terza), con ottimi risultati internazionali. I soldi, giocoforza, ora devono esserci. Ma quanti sono? Non è dato saperlo. Quasi niente, è dato sapere. Il ragionevole dubbio, agli occhi del pubblico, è che certi Zarate e certi Cisse, dimagrendo le casse societarie, abbiano snellito anche la possibilità di ingaggiare certi giocatori. Chi? Honda, Yilmaz, Felipe Anderson…
P.s.: tutte congetture, beninteso. C’è anche l’eventualità che la società abbia preferito non investire cifre che avrebbe potuto spendere per i sopracitati giocatori. No, forse è meglio che la colpa sia di Zarate.