2014

Rivivi la diretta – Di Padre in Figlio – Conferenza di presentazione – FOTO & VIDEO

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Al Circolo dei Canottieri di Roma si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Di Padre in Figlio”, festa per i 40 anni dello Scudetto vinto dalla Lazio nel 1974, prevista per il 12 maggio allo Stadio Olimpico. Presenti gli organizzatori dell’evento Pino Wilson, Giancarlo Oddi e il presidente della Polisportiva S.S. Lazio, Antonio Buccioni, ma anche glorie del passato biancoceleste come Bruno Giordano e Vincenzino D’amico

Il primo a prendere la parola è Raffaele Condemi, presidente del Circolo Canottieri Lazio: “Vorremmo che non fosse solo Il ricordo di uno scudetto vinto, speriamo che successi del genere si ripetano più spesso”. Poi è stato il turno del presidente della Polisportiva Lazio, Buccioni“Credo che l’evento del 12 maggio racchiuda una serie di situazioni che danno il senso di cosa sia la Lazio. Il 12 maggio di quarant’anni fa la Lazio ha vinto il suo primo Scudetto…al culmine di un’avventura eroica, un gruppo retrocesso nel ’71, che nel ’76 si salva alla fine. Tra questi due poli vive un quadriennio eccezionale, una promozione e un terzo posto. Una cavalcata trionfale nel ’74 e poi una lenta e travagliata discesa. Se voi pensate quanta produzione cinematografica, letteraria e televisiva ci siano su quell’impresa, si ha la misura di cosa ha costituito quello Scudetto, conseguito il 12 maggio del 74. Prima dell’ estate daremo i natali all’ associazione Antichi Atleti della Società Sportiva Lazio. Tutti gli atleti che hanno onorato la cascca biancoceleste nel passato, saranno invitati a questa associazione”.

La parola poi è passata al capitano Pino Wilson: “Per quest’occasione abbiamo cercato di radunare tre generazioni di calciatori, più coloro che hanno vinto la coppa Italia del ’58. Ci saranno quelli del ’74, i ragazzi del meno 9, e quelli dello scudetto del duemila. Ovviamente ci saranno anche altri giocatori che non fanno parte di queste generazione. Abbiamo venduto più di 35mila biglietti. Il nome dell’evento prende spunto da una bellissima coreografia della Curva Nord. Abbiamo preso ispirazione da loro e li ringraziamo. Ci stiamo godendo questo Scudetto più di quanto non abbiamo fatto nel ’74, me ne rendo conto ogni volta che presenziamo a qualche manifestazione. Ci stupisce come sia potuto succedere, qualcuno l’ha definito leggendario. A noi fa piacere essere considerati di questo modo. Mancano degli elementi che per noi hanno rappresentato tutto, da Lenzini a Tommaso (Maestrelli ndr), Lovati, Gilardoni, il dottor Ziaco, Sbardella, Gigi Bezzi, poi Chinaglia, Re Cecconi, Polentes. All’ inizio faremo un giro di campo, sempre se l’ età ce lo permetterà. Indosseremo quella casacca mitica, daremo la 8 al figlio di Re Cecconi e la nove a Chinaglia jr. Su una panchina siederà Fascetti sull’altra ci sarà Delio Rossi, mentre sugli spalti ci sarà Letizia Ziaco. Vi ringrazio di cuore per aver dato risalto a questo evento. Inutile dire che l’invito è stato esteso anche alla Società Sportiva Lazio, per aver tre giocatori e dare così continuità a questa generazione. Vorremmo avere anche Ledesma, Radu e Keita, il più giovane di questa squadra. In loro riconosciamo grandissimo attaccamento a questa maglia. Poi vorrei dare un consiglio ai tifosi: cercate di essere allo stadio entro le 20, perché ci sarà uno spettacolo straordinario di paracadutismo. Ringrazio le istituzioni in generale che ci hanno permesso di di sbrigare le pratiche burocratiche. Parte dell’ incasso andrà in beneficenza, alla SOSPE di suor Paola e poi ad altre due onlus”.

A Giancarlo Oddi, invece, è toccato dare lumi sullo svolgimento delle partite: “Ci saranno tre squadre, si giocherà un triangolare di 40 minuti a partita. Saremo circa 60 giocatori. Ci saranno Nesta, Veron, Ruben Sosa. Anche giocatori che non hanno vinto nulla. Verrà Signori, verranno dei grandissimi campioni ad onorarci ma anche ad onorare loro stessi che rimarranno sempre nella storia della prima società di Roma, della prima squadra. Quando abbiamo vinto noi lo scudetto siamo andati in ritiro con il pullman, ma poi è finita li. Abbiamo fatto qualche cena paesana, adesso si fanno cose più eclatanti. A distanza di 40 anni ci fermano dei bambini che allora non erano nemmeno nei pensieri dei genitori. Noi vorremmo che anche oggi si vincessero altri campionati. Noi siamo felici quando i tifosi ricordano quello scudetto questa squadra rimane nei nostri cuori e nei cuori di quelli che non ci sono più e dobbiamo sempre ricordarli perché sono stati gli artefici di quella vittoria. È un onore avere tutti i tifosi accanto”.

Foto e contributi dagli inviati Alessandra Reatini, Jessica Reatini, Matteo Mansueti.

 

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