2014

Hernanes: “La Coppa Italia era il massimo che potevamo raggiungere. Voglio qualcosa di speciale”

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Dopo le lacrime di ieri e il messaggio postato sul suo profilo ufficiale di Facebook questa mattina, Hernanes ha deciso di prendere la parola e di farlo attraverso Lazio Style Radio 100.7, l’emittente ufficiale della società biancoceleste. Queste le sue parole: 

“Sono ancora un po’ emozionato perchè ieri è stata una giornata non facile da gestire, non ho dormito. Oggi ancora sono emozionato, perchè come ho scritto i tifosi mi hanno dato un amore così incredibile, e io… (si interrompe ndr). Non riesco a parlare… La motivazione è soltanto quella che ho detto, da bambino io volevo rendere la mia vita speciale, migliorare sempre di più”. Quando sono arrivato qui volevo fare qualcosa di speciale, avevo questa voglia, ho dato tutto per ottenere questo obiettivo, non è venuto, ma è venuta la Coppa Italia, che è stata ugualmente speciale, ho capito che quello forse era il massimo obiettivo che potevo ottenere. Io voglio fare altro, la mia scelta non centra nulla con i soldi, ho soltanto voglia di giocare e fare qualcosa di speciale. Ringrazio Lotito perchè ha fatto tutto per trattenermi, lui con me è stato sempre corretto, ringrazio il mister, la squadra, i miei compagni, i magazzinieri, la vigilanza, la foresteria, ringrazio tutti… non solo Lotito. Questa è stata la mia scelta, ringrazio tutti i tifosi, vi porterò nel mio cuore per sempre, non dimenticherò mai quest’esperienza. I tifosi hanno scoperto il mio numero, ho letto più di mille messaggi, ho risposto ad alcuni… ringrazio tutti… non ho parole. Mia moglie ha sempre sostenuto la mia voglia di lottare per traguardi importanti, è contenta… quindi la famiglia è contenta e supporta questo mio desiderio. Ci sono due immagini che non dimenticherò mai, l’esultanza sotto la Nord dopo la nostra vittoria in Coppa Italia, con le braccia tese e il gol nel derby col sinistro, che resta il mio preferito. Queste due immagini le porterò con me”.

Nel finale qualcuno gli speaker gli chiedono: Sicuro che non ci ripensi?Quando mi metto una cosa in testa vado fino in fondo… mi dispiace, sono emozionato. Grazie al mister, ai miei compagni con cui abbiamo fatto delle belle cose”.

 

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