2014

Rivivi la diretta – Conferenza Pioli: “Non sono qui per il contratto della vita ma per riportare la Lazio dove le compete. Ci saranno partenze importanti ma anche rinforzi all’altezza”

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La Lazio ha un nuovo tecnico: dopo l’interruzione del rapporto con mister Reja, la panchina della Lazio é di Stefano Pioli. Alle 12 in diretta dal centro sportivo di Formello ci sarà la presentazione del nuovo tecnico. Segui la diretta scritta su LazioNews24.com

(Premi F5 per aggiornare)

Parla Lotito: “Finalmente abbiamo finito questa telenovela: é stata una scelta voluta e ponderata, basata sulle qualità tecniche e la moralità della persona. Era una scelta fatta da subito, non é una scelta a caso o legata a valori economici. Pioli é ciò che cercava la Lazio. Volevamo una persona che avesse qualità professionali, tecniche e morali oltre che l’entusiasmo giusto per innescare un cambiamento. Le altre audizioni sono state totalmente di facciata. La nostra scelta iniziale era Pioli, una scelta concordata con Reja. Il rapporto tra me Reja e la Lazio é eccezionale, di grande affetto. Reja a fine campionato ha deciso di non continuare, alla luce di quello che é successo in questo campionato, che purtroppo non ha portato al risultato finale, anche per via di una situazione ambientale. Noi lo capiamo, perché é una persona per bene, di grande valori. Lui mi ha suggerito di puntare su una persona emergente, che riteneva avesse le qualità professionali e morali che era appunto Stefano Pioli. I media hanno alterato la realtà. Pioli ha mantenuto il riserbo, sa come affrontare una piazza che é altamente influenzata dai media. Dopo l’ennesimo incontro per trovare una risoluzione con Edy. Con lui abbiamo un rapporto di grande affetto e stima, e sono convinto che lo stesso rapporto avremo con Pioli. Ha accettato questa sfida per dimostrare il suo valore, senza condizionamenti, sapendo che si sarebbe confrontato con una piazza esigente. Non si possono fare critiche preventive… Sulla base di questo voglio chiarire: voglio ricominciare da capo, questo é l’intento della società. Resettiamo quanto é successo, senza trascurare quanto fatto di buono ed eliminando le cose negative. Ripartiamo con un entusiasmo diverso, nuovo, tutti insieme. Se si continuano a fare processi strumentali, su presupposti non conseguibili. Tanti allenatori sono stati accostati alla Lazio ma non ci possono venire, non ne sono all’altezza. Il sistema calcio é fuori controllo, tanti imprenditori lasciano, i risultati si raggiungono col sacrificio e col lavoro, non solo con la valutazione economica. Riformeremo il sistema e tanta gente sarà a spasso, non ci sono più condizioni di sostenibilità. E’ bravo chi lo dimostra sul campo, prima di criticare, mettiamo alla prova. Se sbaglia paga, ma non può pagare se non si mette alla prova. Più di una persona ha mosso critiche ridicole. Dobbiamo cambiare le regole della comunicazione, Pioli é legato ai nostri valori. Il suo approccio é giusto. Era da tanto tempo che volevo chiarire i rapporti tra società, addetti lavori e informazione. I rapporti attuali non consentono di lavorare bene, ora lascio la parola al mister che ha capito l’importanza di questa piazza. Sa che tipo di sfida lo attende”.

Parla Pioli: “Sono contento delle parole del presidente: sono orgoglioso di essere qui. Io e il mio staff ce la metteremo tutta perché la prossima sia una stagione positiva. La società mi aveva offerto un biennale, io ho firmato un annuale rinnovabile se raggiungeremo gli obiettivi fissati con la società, ovvero riportare la Lazio in Europa. Non sono qui alla ricerca del contratto della vita, ma qui per lavorare e fare una stagione importante, giocare un buon calcio, e ottenere risultati importanti. Siamo focalizzati sul cercare di fare le cose nel miglior modo possibile. Abbiam parlato di caratteristiche, di nomi, ci siamo trovati d’accordo sul fatto che ci vogliano giocatori in grado di migliorare questa squadra. I ruoli li conoscete anche voi. il mercato é lungo, c’é il mondiale di mezzo. La fretta non é buona consigliera, é importante arrivino giocatori all’altezza. La volontà, la serenità, la competenza e l’entusiasmo sono valori importanti. Mi piace star bene con la squadra, da loro pretendo tanto. Vogliamo essere una squadra propositiva, che non aspetti gli avversari ma che giochi un calcio intenso, coinvolgente, abbiamo la necessità di lavorare bene durante la settimana. Questo sarà l’obiettivo del nostro precampionato, non vedo l’ora di poter lavorare con i calciatori, poterli conoscere, lavorare qui a Formello.

Cosa si augura da parte dell’ambiente?
“Se tutte le componenti sono in armonia la strada é meno in salita, noi ce la metteremo tutta affinché la squadra possa giocare un buon calcio”. 

Avete già parlato delle pietre su cui poserà la Lazio?
“Assolutamente sì, perderemo giocatori importanti, ma stiamo già cercando altri nomi da Lazio, che possano permettere alla squadra di tornare dove le compete”

I tifosi hanno paura che lei possa dipendere troppo dalle scelte della società. Che ruolo ha Candreva?
“Noi siam qui per lavorare. In questo momento é troppo facile fare promesse che non é il caso di fare. Il nostro impegno sarà massimale, per noi é arrivata la chiamata giusta al momento giusto. Dobbiamo fare le cose nel miglior modo possibile. Ci vorrà sintonia, le persone adatte ad occupare certi ruoli. Io faccio l’allenatore farò le scelte. Candreva é un ottimo giocatore, sta facendo i Mondiali e mi auguro li disputi al meglio”

Ha parlato con Reja?
“Non mi sono fasciato la testa prima di rompermela. Vedo un ambiente importante una sfida ambiziosa. Con Reja non ho parlato, ma lo farò e lo ringrazierò per gli attestati di stima”

Ha già un’idea di come poter impostare la rosa?
“Ho dovuto ricorrere a diverse soluzioni, credo si possa essere flessibili. Valutazioni approfondite le farò in seguito”.

C’é una caratteristica di cui ha bisogno la squadra?
“Devo conoscere prima i giocatori nel precampionato. Dobbiamo trovare dei difensori centrali affidabili”

Lotito le ha sempre detto di essere la prima scelta. Come ha vissuto queste due settimane?
“Ero tranquillo, il presidente ha apprezzato il mio comportamento e io il suo. E’ normale che la società avesse altri colloqui e altri incontri. Non credevo che la società potesse escludere da subito altri allenatori”

Giovani: qual’é il suo pensiero? Conosce qualcuno che rientra?
“La società lavora molto bene nel settore giovanile, ha degli ottimi prospetti per il futuro. Non ho problemi a far giocare i giovani, non guardo la carta d’identità. Sono contento di avere ragazzi giovani. I numeri non sono tutto, ci vuole anche voglia di sacrificarsi per gli altri, essere propositivi, essere positivi e mettere al centro non l’individualità ma il bene della squadra. Bisogna capirlo da subito, non é tanto il modulo a fare la differenza ma l’atteggiamento e i comportamenti. Dovremo essere una squadra con la bava alla bocca. Una squadra che vuole i 3 punti”.

Si aspetta di arrivare in ritiro con la squadra già pronta?
“E’ la speranza di tutti gli allenatori, ma c’é il mondiale di mezzo. E’ importante avere già un nucleo. Non credo saremo pronti già in ritiro, ma l’importante é iniziare a lavorare”. 

Come colloca la Lazio?
“Ho firmato un contratto per arrivare in Europa. La rosa sarà all’altezza, ci sono state difficoltà, ma la Lazio é sempre arrivata a ridosso delle zone che contano” 

Ritiene sufficienti gli attaccanti che ci sono in stagione? C’é qualche incedibile?
“Al momento siamo al completo, Perea ha un infortunio ma dovrebbe recuperare. Non si possono fare valutazioni adesso, ma solo quando cominceremo a lavorare. Penso di aver avuto sempre un grande equilibrio. Questo è il mio grande stimolo: far tornare la Lazio in Europa e far tornare l’entusiasmo tra i tifosi. Ora andrò in vacanza ma non vedo l’ora di mettermi a lavorare per far diventare la Lazio una squadra prestigiosa del campionato”.

 

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