2014

Rivivi la diretta – Conferenza, Pioli: “A Milano non ho mai vinto, ma non ho mai allenato la Lazio. A San Siro per fare la partita”

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Il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha parlato nella conferenza stampa pre-partita di Milan-Lazio. Di seguito le risposte del tecnico emiliano aile domande dei cronisti presenti:

Quanta voglia ha d’iniziare? 
“Molta, sono molto carico. Mi aspetto lo stesso dalla squadra”.

La Lazio non vince a Milano da tanto: è la volta buona?
“Io a Milano non ho mai vinto, ma è la prima volta che alleno la Lazio. L’importante è avere la voglia di poter dimostrare di avere le capacità di fare la partita”

Non fare le coppe può essere un vantaggio?
“Da allenatore dico di sì, dobbiamo sfruttarlo continuando a lavorare con grande attenzione e partecipazione. Società, staff, giocatori, stampa, tutti hanno dato il massimo fino ad ora e vogliamo raccogliere i frutti”

Che ambiente si respira?
“La squadra è concentrata ma al tempo stesso serena. Siamo carichi, c’è voglia di iniziare col piede giusto. Vale per noi e per i nostri avversari. Entrambi vogliamo tornare in Europa. Ci aspetta una partita con avversari tosti, di valore”

Dove colloca la Lazio nella griglia del campionato?
“Voi siete molti più bravi a fare pronostici sulla carta, che però da una parte ci stanno, poi quasi sempre sul campo le cose sono diverse. Se ripartiamo dalla classifica dell’anno scorso non ci sbagliamo di tanto. Juve e Roma sono favorite per l’ipotetica vittoria, ma tra 6-7 squadre c’è molto equilibrio. Tra queste ci siamo anche noi, il campionato è difficile, ma dobbiamo una partita per volta. Vogliamo provare a giocare la partita e portare a casa i 3 punti. Nelle difficoltà dobbiamo lavorare da squadra”.

E’ un vantaggio affrontare il Milan in rodaggio?  
“Nessuno all’inizio può essere perfetto, vale per il Milan come per noi. Non sono neanche due mesi che lavoriamo insieme, ci sono tante situazioni da migliorare, dove poter crescere. Non guardo mai i risultati del pre-campionato, sono bugiardi. Abbiamo rispettato il Bassano, figuriamoci se non rispettiamo il Milan. Rispetto tutti i miei colleghi, giovani e vecchi, so quanto lavoro c’è dietro. Voglio che i miei giocatori facciano lo stesso. Abbiamo già una nostra identità da mettere in campo”

Come vede Klose? Ha i 90′ nelle gambe?
“Tutti e 23 i giocatori che convocherò hanno la possibilità di scendere in campo. L’unico un po’ indietro è Konko, anche se l’ho convocato lo stesso. Miro è pronto, non so se abbia i 90′ nelle gambe, ma giocare può solo aiutare a crescere”

Gentiletti, può giocare?
“Gentiletti sta bene, addirittura meglio di altri, perchè in Argentina ha giocato. Non è ancora del tutto inserito negli schemi ma è un giocatore esperto, quindi è arruolabile”

C’è voglia di riscatto: può essere controproducente?
“La voglia di far cose positive ti può portare solo vantaggi. Non significa sottovalutare gli avversari, vincere a mani basse. Andiamo lì per fare la partita, cercare i tre punti, ma avremo di fronte un avversario forte e motivato. Ci sarà da soffrire, ma è proprio lì che voglio vedere la crescita della squadra. La squadra ha voglia di centrare l’obiettivo. Non sarà la partita di domani a determinare il nostro futuro. Vogliamo fare bene. Non sono tranquillo perchè non ci si può mai rilassare in questo mondo, ma sono fiducioso. Domani non sarà una partita facile, ma noi abbiamo troppa voglia di giocare”

Tra poche ore si chiude il mercato…
“Non parlo di mercato, penso solo al Milan. Ci sono altre figure che si occupano di queste cose. L’organico messo a disposizione dalla società è ottimo”

Ha chiesto più velocità di manovra alla squadra…  
“Se uno vuole fare una buona partita deve gestire bene la palla. Se lasciamo il possesso agli avversari siamo costretti a rincorrere. Dobbiamo gestir bene il possesso, la manovra deve essere più veloce e i giocatori si devono muovere bene. Mi aspetto di vedere progressi”.

E’ il suo campionato più importante? 
“Sono sereno, ho degli uomini e dei calciatori validi. Andiamo lì con grande voglia, con le motivazioni giuste”

Considera la Lazio è un gruppo unito? 
“Questo tipo di valutazioni si fanno nei momenti di difficoltà. Il lavoro fino ad adesso è positivo, anche nella costruzione dello spirito di gruppo. Nelle avversità dovremo dimostrare di essere un gruppo”.

La Lazio non avrà una formazione base? 
“Le gerarchie ci sono, esistono. Ma sono momentanee, dipendono soprattutto dalle prestazioni individuali, di squadra, dalla condizione dei giocatori. Ho a disposizione nei doppi ruoli tanti titolari, i calciatori devono sentirsi titolari. Poi è chiaro che abbia una squadra ideale in testa, ma la squadra che andrà in campo dipenderà da diversi fattori”.

 

 

 

 

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