Campionato
Liverani: «Empoli campo ostico ma la Lazio è superiore»
L’ex regista della Lazio Fabio Liverani fu l’autore del goal dell’ultima vittoria biancoceleste contro l’Empoli
Questa sera la Lazio sarà impegnata allo Stadio Castellani contro l’Empoli, nel secondo anticipo di giornata del campionato di Serie A. In terra toscana la Lazio non vince dal lontano 2005, quando si affermò in rimonta col risultato di 2-3. «A segnare il goal decisivo fu Fabio Liverani, intervistato oggi dai colleghi di Radio Incontro Olympia. Ero rientrato dopo 17 giorni dal menisco – ricorda l’ex regista -. Il campo era pesante, ed ero anche un po’ preoccupato. Invece andò alla grande con 90 minuti fatti bene. Fu una partita difficile, Empoli è un campo insidioso. Sembrava una gara che potevamo gestire invece si rivelò complicata. Finimmo con 4 attaccanti trovando il 2-2 e il 2-3». Il divario tecnico tra le due squadre, tuttavia, pende tutto a sfavore degli uomini di Martusciello: «Non c’è qualitativamente partita ma i toscani sono una squadra organizzata che concede poco affidandosi alle ripartenze. La Lazio vista col Milan può e deve vincere questa partita». Nei giorni scorsi Liverani è stato vicino alla panchina del Pescara, dove avrebbe raccolto il testimone di un altro ex laziale come il dimissionario Oddo: «E’ vero, abbiamo avuto dei contatti. Poi si è scelto per l’esperienza e per il passato Zeman. Già aver fatto una chiacchierata con la società è stato importante. Hanno pensato a me, poi hanno fatto altre scelte e ci sta. Auguro al Pescara le migliori cose. Penso sia stata una decisione volta a calmare la piazza, dare tranquillità e ricostruire il futuro».
IL PARI COL MILAN E IL DIVIN CODINO – A distanza di quasi una settimana il pareggio con il Milan brucia ancora: «La Lazio ha pagato il non aver concretizzato ciò che ha creato. Un po’ per demerito suo, uno po’ per merito di Donnarumma non è riuscita a trovare il raddoppio e ha finito col pagare una delle poche giocate del Milan. Con il portiere rossonero si ha sempre la sensazione che per segnare si debba fare un gran gol. Ha grande personalità e grandi qualità fisiche. In prospettive non possiamo sapere se diventerà più forte di Buffon. Vanno considerati altri fattori come continuità e qualità ed eventuali problemi fisici che spero per lui non arrivino mai. Tra l’altro Buffon giocò in una Serie A piena di campioni. Meglio non fare paragoni». Una battuta finale su Roberto Baggio che compie oggi 50 anni: «Classe, purezza e sobrietà. Un top in tutto. Forse uno dei calciatori italiani più bravi nei comportamenti oltre alla qualità eccezionale da atleta».