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Liverani promuove Baroni: «La Lazio si sposa con le sue idee; quando arrivai fu molto complicato, ma…»

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Le parole di Fabio Liverani, doppio ex della sfida di domani nel luch time Fiorentina-Lazio: «Sono cambiate molto col mercato»

Fabio Liverani ha parlato a cityrumors.it in qualità di doppio ex di Fiorentina-Lazio. Di seguito le sue parole

ARRIVO ALLA LAZIO – «Sono arrivato alla Lazio in un momento molto complicato, con i tifosi che avevano negli occhi i grandi campioni che avevano vinto scudetti e Coppe: ero accompagnato dallo scetticismo e dalle voci che non mi hanno certo aiutato. Ma sono riuscito a lasciare il segno e sono andato via da capitano, vincendo una Coppa e giocando la Champions League. La prima stagione fu difficile. Arrivai dopo lo scudetto della Roma, la squadra era in difficoltà, nonostante ci fossero in rosa giocatori fortissimi. Ci mancava la continuità. La svolta arrivò con Mancini. Si formò un gruppo incredibile, mai visto niente di simile in altre squadre. Vincemmo una Coppa Italia, raggiungemmo la Champions, nonostante i tanti problemi».

CATALDI – «La situazione è diversa. Credo che la sua non sia stata una scelta personale. Ma dopo tanti anni in una piazza come Roma, per un romano, non è facile sopravvivere alla pressione. Domani per lui sarà una gara molto particolare: giocherà cercando di dimostrare a chi lo ha scartato, che ha commesso un grande errore” – E sulla sfida con Rovella – “Due giocatori diversi, ma altrettanto forti. Per Rovella deve essere la stagione della consacrazione. Interpreta il ruolo in maniera diversa da Cataldi, ma può garantire numerose possibilità all’allenatore».

BARONI – «Mi piace tanto, è un allenatore che è cresciuto tantissimo e si è meritato questa occasione. E’ un tecnico solido e la squadra già sta esprimendo un buon calcio. E’ chiaro che i conti si faranno alla fine. Ma non è giusto dare sentenze dopo quattro partite. L’obiettivo della Lazio? Difficile dirlo ora: secondo me ci sono almeno cinque squadre più forti, l’Inter, il Milan, la Juve, il Napoli e l’Atalanta, poi la Roma, almeno per i soldi spesi, anche se a Trigoria hanno evidentemente dei problemi. Lazio e Fiorentina per me partono dietro queste, ma nel calcio può sempre accadere di tutto. Pochi centrocampisti? Se Baroni continuerà a giocare con un modulo che prevede due mediani in campo, quattro possono anche andare bene. Poi dipenderà anche dagli infortuni, dalle squalifiche e da tanti altri fattori».

LAZIO E FIORENTINA – «Due squadre rivoluzionate dal mercato hanno cambiato tanto, ma in modo differente. La Fiorentina ha speso di più, ma cambiare da Italiano a Palladino porterà più difficoltà: almeno all’inizio. La Lazio ha cambiato tanto, ma mi da la sensazione di aver iniziato un percorso e costruendo una squadra su misura per il suo tecnico. Sono convinto che sia la strada giusta. Quando una società sceglie un allenatore e lo segue, per quelle che sono le sue idee, ha un piccolo vantaggio. Per me la Lazio si sposa con le idee dell’allenatore ed è sulla strada giusta».

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