2014
Lo manda Kolarov: Basta è già padrone della fascia
Corre e rincorre, è già in clima campionato. Dusan Basta è sempre stato così, da avversario si distingueva per le sue scorribande, per il modo in cui copriva e affondava, non dava respiro a nessuno, non potevi lasciarlo libero un attimo. Pioli lo sta utilizzando da terzino, lo sta schierando nella difesa a 4. A Udine s’era specializzato nel 3-5-2, si esibiva più avanti, si divertiva a trovare qualche golletto, soprattutto a servire assist al bacio. Il terzino l’ha fatto spesso in Nazionale, nella sua Serbia. Non fa problemi, Basta. Gioca e dà il massimo, ha colto al volo l’occasione laziale, è quella d’oro, l’ha attesa per tanto tempo. Insieme a Djordjevic (sono connazionali) è tra le note positive della nuova stagione. Sono due dei nuovi volti, hanno iniziato bene, hanno impressionato i compagni. Basta corre, non sa fare altrimenti. Ieri nel test contro gli indonesiani ha strappato applausi. Piace il suo modo di giocare, il modo in cui mette pressione agli avversari, il modo in cui fa sentire la sua presenza e fa sentire i suoi tacchetti. Sta bene fisicamente, è come se avesse iniziato la preparazione in anticipo. Con la Serbia, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, ha partecipato ad una tournée, quel lavoro straordinario gli ha permesso di presentarsi al meglio ad Auronzo di Cadore. Basta è tra i più in forma e crescerà ancora, carburerà col tempo. Pioli gli chiede una lavoro diverso rispetto a Guidolin. A Roma giocherà (almeno inizialmente) nel 4-3-3, da terzino. Ieri non ha avuto licenza per affondare con continuità. Spesso rimaneva bloccato, quando saliva gli faceva spazio Pereirinha (il portoghese s’accentrava sulla mediana per lasciare campo al serbo). E’ un movimento che Pioli ha chiesto più volte, a gran voce. Basta saprà farsi trovare pronto, saprà azionare cross interessanti quando servirà. Sulla carta, a destra, ci sarà Candreva in posizione avanzata. Dovranno capirsi in partita. Come riporta Il Corriere dello Sport, Basta si presentò spendendo poche parole nel giorno del suo debutto a Formello: «Spero di avere tanta salute, di prepararmi bene ad iniziare dal ritiro. Voglio conquistarmi un posto sulla fascia, non sarà facile perché qui c’è tanta concorrenza. Comunque la Lazio deve tornare in Europa. Quando manca il risultato ci sono sempre tanti motivi alla base. In un campionato così così, la Lazio è arrivata comunque a soli due punti dall’Europa. Quest’anno sarebbe bellissimo riconquistarla» . Lo manda Kolarov perché si conoscono, hanno parlato della Lazio, l’ex biancoceleste gli consigliò di sposare i colori laziali: «Ho parlato un po’ con Kolarov, mi ha detto cose belle di questo club e della città. Ho giocato nella Stella Rossa prima di andare all’Udinese e anche là ci sono molte pressioni. Quindi non sono preoccupato» , aggiunse. La preoccupazione non l’ha sfiorato. Che sia bel tempo o brutto tempo, che si giochi su campi leggeri o pesanti, non importa. Dusan Basta corre e rincorre, lo fa sempre e continuerà a farlo. E’ una freccia vera, è un cursore di sicuro affidamento. E poi quella chioma bionda fa pensare a Furia Nedved. Certo, ruoli diversi, carriere diverse, talenti diversi, ma la suggestione si prova guardando il campo. Quando Basta accelera sale l’adrenalina, viene voglia di correre a cento all’ora. Oltre ogni limite, al suo fianco. A destra per anni si sono sommati i problemi, la presenza del serbo è una garanzia.