2013
Lorik Cana, il leader imprescindibile
Se c’è una certezza nel momento di totale assenza agonistica che sta affliggendo la Lazio in questo momento, di certo porta il tatuaggio dell’aquila bicefala sulla spalla e si chiama Lorik Cana. Momento di buio e smarrimento che non risparmia nemmeno molti senatori della compagine biancoceleste, e proprio per questo, la grinta e la rabbia che hanno portato l’albanese allo splendido gol al Marassi, hanno fatto sì che sia lui, ora, a ricoprire il ruolo da leader del quale il gruppo ha bisogno come punto di riferimento. La stoffa del condottiero ce l’ha dalla nascita, ed è una caratteristica di cui si sono accorti tutti i club nei quali ha militato e contro i quali ha gareggiato (senza tralasciare la nazionale di cui è capitano). Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, anche nelle sue parole di capisce la sua predisposizione mentale alla leadership, tant’è che nell’intervista rilasciata dopo la gara con la Samp non si è lasciato prendere dall’euforia di un gol splendido al 94′ ed ha dichiarato “Se continuiamo così non andiamo da nessuna parte” invitando tutti a guardare in faccia la realtà. Una mentalità forte ma allo stesso tempo umile, che sarà utile in attesa degli infortunati Klose (risceso in campo ma ancora a ritmi ridoti) e Biava (già pronto, potrebbe giocare già contro il Legia).