2014

Lotito: “C’è un clima troppo pesante che spinge i giocatori a voler andar via dalla Lazio”

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Oggi pomeriggio, presso l’Università della LUMSA di Roma, si è tenuto un convegno di “Etica, sport, deontologia. Profili mediatici, economici e formativi”, organizzato dal Dispartimento di Scienze umane e dal Master in Giornalismo dell’Università. All’evento ha partecipato anche il patron biancoceleste Claudio Lotito, che, prima dell’inizio del convegno, ha rilasciato alcune parole: “Al di là di quelli che saranno i calendari, è bene che chi gestisce questo sistema si renda conto che è tecnicamente impossibile sostenere questi ritmi, tra stage della Nazionale, turni infrasettimanali e competizioni europee. Ciò comporta un aggravio di costi, rischi d’infortuni e scarsa competitività, il tutto a detrimento della resa del giocatore e della qualità dello spettacolo. Io auspico una logica sostenibile che contempli le esigenze sportive, sia da un punto di vista economico che sotto il profilo della qualità dello spettacolo. Calcio supino alle televisioni? Non siamo schiavi delle televisioni, solo che cerchiamo di sfruttare al massimo la situazione. Nel momento che viene ad esistere una situazione diversa di ricavo, come gli stadi, dove purtroppo siamo indietro – la legge che c’è va bene per i piccoli stadi, non quelli per richiedono grandi investimenti, con fondi di 100 o 200 milioni di euro, perché ci sono degli equilibri economici da rispettare-, sarà dura. Fin quando le grandi società non avranno l’opportunità di costruire il proprio stadio, al di là della Juventus, nonostante abbia comunque dei guadagni dai diritti tv, sarà così. I bianconeri rappresentano l’Italia anche in campo europeo e c’è differenza: basta vedere che la Lazio fattura 110 milioni di euro l’anno e la Juve 280. Anche se uno è bravo a trovare soluzioni diverse per cercare di colmare il divario, rimane comunque difficile. Basta vedere che a livello internazionale la Juventus fattura sì 280, ma club come Real Madrid e Barcellona fanno il doppio. Platini si impegnerà affinché i fondi di investimento non abbiano la proprietà dei cartellini dei giocatori? Questa è stata una mia battaglia, spero che accada. Per quanto riguarda la Lazio, invece, queste le sue parole: “Il campionato non è finito, mancano ancora gli esiti. Noi in questo momento dobbiamo concentrarci, anche se questo clima condiziona la squadra. Alcuni giocatori non ne possono più, è questa la frase giusta: non è che i giocatori non vogliono venire alla Lazio, è che se ne vogliono andare. Non perché c’è un rapporto brutto con la società, tutt’altro. Qualcuno mi ha detto ‘Presidente, qui non mi diverto più, sta diventando un problema’. Immaginate anche per loro vivere in un certo contesto non è piacevole. Se questi sono i tifosi che vogliono il bene della Lazio, fate voi. I giocatori se ne vanno per colpa dei tifosi? Nessuno ha parlato di tifosi, ma di situazione ambientale. I tifosi sono corretti, gli altri no. La Lega su questo prenderà una posizione a breve”.

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