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Lotito-Di Canio, insulti in tv: il tribunale punisce il presidente

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Due caratteri forti a confronto, Claudio Lotito e Paolo Di Canio finirono in tribunale per una discussione accesa in tv. L’argomento che scatenò la lite fu l’acquisto di Mauro Zarate (37 mlioni di euro) per una cifra ritenuta esagerata dall’ex West Ham. Come suo solito, il patron biancoceleste non trattenne il proprio pensiero: «Lei dice cose totalmente false, pensi a fare il giocatore e a non parlare di analisi economiche visto che non è informato e non sa quello che dice». Nel maggio 2015, secondo quanto riporta ‘Umbria24’, il giudice assolse l’imputato. Di Canio però ha continuato per vie legali, riuscendo a ottenere una sentenza di proscioglimento perché l’ingiuria non è più previsto dalla legge come reato. E oggi finalmente esulta per derubricazione in ingiuria pluriaggravata, che è stata depenalizzata. Secondo l’avvocato di parte civile Gabriele Bordoni «quella di Di Canio fu una critica giusta ed equilibrata, mentre la replica del presidente superò i limiti di continenza e fu offensiva».

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