Lotito difende Immobile, poi su Milinkovic: «Capisco che la Lazio non sia il Real Madrid…»

Ai margini dell’evento riguardante il premio Viareggio Sport, il presidente della Lazio Lotito ha analizzato diversi importanti temi

Come anticipato, il presidente della Lazio Claudio Lotito ha ricevuto quest’oggi il premio Viareggio Sport. A margine dell’evento, il numero uno biancoceleste è intervenuto ai microfoni di RMC Sport, soffermandosi – innanzitutto – sul riconoscimento ottenuto: «Questo conseguimento è il risultato del lavoro svolto negli anni, tutti abbiamo lavorato per coniugare il risulato economico e quello sportivo. La Lazio è l’unica squadra italiana che ha chiuso ogni anno il bilancio in utile, senza trascurare il dato sportivo».

PIOLI – «C’è sempre stato un rapporto di considerazione. Poi lui stesso condivise la scelta, c’era una situazione di difficoltà della squadra ed era necessario un cambio. Immobile? E’ un ragazzo sensibile, che ha necessità di vivere un ambiente familiare. Il rapporto e la quotidianità gli consentono di acquisire le sue vocazioni. In Nazionale il tempo è poco e questo può comportare un risultato diverso».

MILINKOVIC – «Ha un contratto per cinque anni, a me interessa che la squadra non abbia condizionamenti, che i giocatori siano contenti di stare nel proprio club. Il calcio è fatto di situazioni contingenti, legate a momenti. Non tutti possono sposare a vita un club. A oggi, chi è della Lazio ha un grande attaccamento ai colori biancocelesti, abbiamo anche dimostrato che ci teniamo. Poi capisco che la Lazio non possa essere il Real Madrid o il Barcellona: per alcuni giocatori queste possono essere le opportunità della vita».

RISULTATI – «Sono 15 anni che faccio il presidente, ho preso una società che fatturava 84 milioni, ne perdeva 86,5 e aveva 550 milioni di debiti. Oggi ha un risultato patrimoniale importante, con 200 milioni di immobiliare e 600 di giocatori. Ha la possibilità di crescita esponenziale, questi sono i fatti. La società, da quando la gestisco io, è anche quella che ha vinto di più dopo Juventus, Inter e Milan. Tutti possono avere le sue idee, io penso che sia stato fatto un buon lavoro. L’anno scorso eravamo sopra squadre che partecipavano alla Champions. Sono convinto che con lavoro, perseveranza e costanza si possono ottenere risultati. L’anno scorso abbiamo vinto la Supercoppa contro la Juve, che fattura il quadruplo rispetto a noi».