2015

Lotito e Agnelli, pranzo del disgelo a casa del console

Pubblicato

su

La premessa è che si tratta di un paragone ardito e, in quanto tale, va preso solo per sorridere un po’. Detto questo, Shanghai, 43 anni dopo, può essere nuovamente testimone di una storica normalizzazione di rapporti diplomatici. Qui, nel lontano 1972, l’allora presidente statunitense Richard Nixon firmò con il capo del governo comunista cinese Zhou Enlai il cosiddetto Comunicato di Shanghai, che ristabilì le relazioni diplomatiche tra Usa e Cina interrotte dopo la rivoluzione culturale di Mao e l’appoggio americano alla Cina nazionalista di Taiwan. Quarantatré anni dopo, un nuovo storico disgelo può consumarsi nella città più popolosa al mondo. Quello tra Andrea Agnelli e Claudio Lotito, i grandi duellanti del nostro calcio.

TUTTI A PRANZO – Gli storiografi ci perdoneranno per il paragone ardito, ma – battute a parte – la Supercoppa che avrà luogo stasera in Cina può contribuire a riavvicinare i presidenti di Juventus e Lazio che negli ultimi anni se ne sono dette (e fatte) di tutti i colori. Stavolta non succederà, anche perché a farli sedere uno accanto all’altro allo stesso tavolo sarà l’Ambasciatore italiano in Cina, Ettore Sequi, che oggi li ospiterà a pranzo (nella sede del Consolato italiano di Shanghai). Una colazione ufficiale legata alla Supercoppa cui prenderanno parte anche il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, il d.g. della Figc, Michele Uva, quello della Lega, Marco Brunelli, e l’a.d. juventino Beppe Marotta. Agnelli e Lotito saranno quindi «costretti» a dialogare amichevolmente e chissà che un’occasione così particolare non consenta loro di venirsi incontro dopo tante battaglie. Poi però in serata ci sarà la partita tra le loro squadre, con un importante trofeo in palio al quale tengono entrambi. E lì (ammesso che Shanghai favorisca un nuovo storico disgelo) si rischia di ricominciare tutto daccapo. 

 

La Gazzetta Dello Sport 

Exit mobile version