2015
Lotito-Iodice: oggi l’assemblea di Lega Pro a Firenze, che scintille!
Nella grande bagarre fiorentina, l’unica certezza della mattinata è questa: Pino Iodice, il dg dell’Ischia che ha registrato e diffuso la conversazione-scandalo, e Claudio Lotito, nelle vesti di coproprietario della Salernitana, oggi si incontreranno per la prima volta dopo quasi due mesi. La scorsa settimana (era domenica 8 febbraio), infatti, i due non si sono incrociati all’Arechi per Salernitana-Ischia. Ed è evidente che i due saranno il centro di gravità di un’assemblea che si preannuncia infuocata ma, per tanti aspetti tecnici, ancora tutta da decifrare sul piano procedurale.
Il nodo bilancio – A dicembre la maggioranza dei club di Lega Pro aveva bocciato il bilancio presentato dal presidente Macalli: 40 no, 25 sì, 2 astenuti e 2 club assenti, per un totale di 69 aventi diritto al voto (il vecchio organico della Lega Pro pre-riforma). Un bilancio in passivo e con parecchie voci contestate (l’esiguità dei ricavi commerciali, per esempio, a fronte di un dispendio di risorse per consulenze legali) da quella nuova coalizione che ruota intorno al consigliere federale Gabriele Gravina e che di fatto ha già votato la sfiducia a Macalli, auspicando una rottamazione ai vertici della Lega di Firenze. Per la coalizione Macalli – a proposito, il presidente nel frattempo ha fatto ricorso al Coni, chiedendo di dichiarare l’irregolarità della bocciatura di dicembre – questa assemblea è la prosecuzione di quella di dicembre; per i dissidenti, si tratta di una nuova convocazione, visti i punti all’ordine del giorno, i diritti tv e l’elezione di un nuovo consigliere. Piccolo paradosso: nel frattempo di consiglieri se ne sono dimessi altri due, ma per votare servirà una nuova assemblea… Chiaramente, non essendo previsto in partenza un voto sul bilancio, cambiano anche i numeri dei club convocati (60). In ogni caso, si preannuncia un’affluenza importante. E una mattinata (via alle 11) ricca di colpi di scena.
Ribaltone – Per l’opposizione quella in corso è una «battaglia per la democrazia»: i club dissidenti chiedono un ricambio al vertice e più trasparenza nella gestione della Lega Pro. Riusciranno a far cadere Macalli già oggi? Difficile, ma ci proveranno. In subordine, cercheranno di ottenere in tempi brevi (ma già la data di oggi è stata una conquista…) una nuova assemblea per sfiduciare definitivamente il presidente. A dare sostegno a Macalli è sceso da tempo in campo Claudio Lotito, ed è in questo scenario che è maturato lo scandalo della telefonata con Iodice, dg dell’Ischia, che accusa il patron di Lazio e Salernitana di aver esercitato forti pressioni, con la minaccia di non erogare i contributi previsti, senza un voto a favore di Macalli. Accuse a parte, il dato è inequivocabile: il presidente oggi è totalmente dipendete da Lotito, l’unico che ha la forza politica per garantirgli la sopravvivenza al comando della Lega Pro.
Corriere dello Sport