2015

Figc-Lotito, altra gaffe: il giallo della deroga per denunciare Iodice

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AGGIORNAMENTO ORE 8.36 – Pino Iodice torna alla carica con la sua versione: «Non ho mai denunciato Lotito, sono stato sentito come persona informata dei fatti dalla Procura della Repubblica di Napoli». Dunque, come riportato dall’edizione odierna de Le Gazzetta dello Sport, in base alla ricostruzione del d.g. dell’Ischia protagonista della telefonata famigerata, la controdenuncia del presidente della Lazio è una denuncia e basta, per diffamazione, quindi oltre la pubblicizzazione della telefonate, e figura inevitabilmente a pieno titolo sotto l’ombrello della clausola compromissoria. E in effetti si viene a sapere che una richiesta di Lotito c’è stata, come da Codice, e che, ecco la stranezza, ha già avuto una risposta positiva (in 24 ore!) sull’asse parere della commissione consultiva (di cui fanno parte tutte le componenti)- decisione del presidente, che però sarebbe dovuta arrivare dopo una ratifica del Consiglio federale. É probabile che Tavecchio abbia dunque presentato istintivamente come scontata l’autorizzazione a un diritto di autodifesa nei confronti delle accuse formulate da un terzo fuori dal sistema sportivo, anche se Iodice — come abbiamo visto — non ha mai sporto denuncia o esposto. Il clamore della vicenda viene moltiplicato dalla collezione di precedenti degli ultimi mesi. Arbitri picchiati che aspettano da mesi o i protagonisti della guerra in Lega Pro che attendono da dicembre. E l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, che aveva chiesto l’autorizzazione (negata) a sporgere querela dopo una irriguardosa frase dello stesso Lotito nei suoi confronti? Non a caso, ieri il dirigente bianconero ha commentato così le parole di Tavecchio: «Bene, allora vado subito a denunciare Lotito».

Claudio Lotito non ci sta. Secondo quanto riportato da Sky Sport 24, il patron biancoceleste avrebbe depositato presso la Procura di Roma una querela contro il dg dell’Ischia Pino Iodice: l’accusa mossa dal numero uno biancoceleste è quella di diffamazione a mezzo stampa. Il provvedimento è stato consegnato oggi al procuratore capo capitolino Giuseppe Pignatone.

Pubblicato ieri alle 18.04

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