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Lotito: «Il mio obiettivo è di rinforzare la squadra» E su Zappacosta… – Video
Le parole del patron della Lazio Claudio Lotito
Questa mattina alcuni giocatori biancocelesti si sono recati all’Istituto San Giuseppe De Merode per l’iniziativa ‘Lazio nelle scuole‘. Tra di loro anche il presidente della Lazio Claudio Lotito che al termine dell’incontro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: «Fair play finanziario vanno riviste le regole? No vanno rivisti i comportamenti. Non posso intervenire su certi tempi, avendo un compito istituzionale. Lei vuole arrivare al quarto posto? Lei fa una domanda sbagliata perché pensa che il raggiungimento dipenda dal singolo. Gli obiettivi si raggiungono con un progetto. L’interesse del sottoscritto è quello di rinforzare la squadra altrimenti avrei venduto Milinkovic a 160 milioni. Zappacosta nostro obiettivo? Mi spiace non faccio il direttore sportivo».
Il patron biancoceleste è poi intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Radio: «Crediamo nei valori dei fair play e riteniamo che sia importante insegnarli ai bambini. Abbiamo portato l’aquila perché è il simbolo della fierezza, dell’orgoglio e della libertà di decidere il proprio destino. Questi sono i valori della società civile. Mi ha fatto piacere vedere che i colori del collegio San Giuseppe sono il bianco e il celeste. Sono i colori della Lazio e quelli delle Olimpiadi e rimandano ai valori in nome dei quali sono nate.
Lazio penalizzata? Questo fa parte del calcio giocato. Ci sono fattori che non dipendono da noi, noi ci applichiamo per conseguire risultati sulla base del merito. I giocatori devono rappresentare un esempio di comportamento. Campioni in campo e nella vita. Episodio di fair play è quando in Napoli-Lazio, Klose segnò e disse all’arbitro di aver segnato con la mano. Questo gesto è fondamentale per la crescita di una persona, di un adolescente. Fa capire che nella vita non serve prendere scorciatoie ma vincere per merito. Solo così tutti apprezzeranno il tuo operato. Viceversa, come ho detto stamattina ai bambini, se copiamo il compito del compagno e prendiamo un buon voto, questo non è meritato.
Negli ultimi tempi in Italia è valsa la regola di vincere con qualsiasi mezzo. Io sono del parere che la vittoria arriva alla fine di un coronamento di sforzo che viene messo in campo da tutti quanti. A quel punto la vittoria meritata sarà apprezzata dai protagonisti. Questa è la mentalità che deve passare. Vincere a tutti i costi non fa parte dello sport. Nello sport deve prevalere il coronamento di un percorso basato sul sacrifico personale. Se non ci sono questi valori la vittoria non ha merito.
Emozioni ieri sera? È stata una forma di responsabilità, quando sono diventato presidente ho capito che al di là del tifo, io ero il portatore di un patrimonio storico sportivo. Fondato sui valori olimpici. Pertanto ho l’obbligo di custodire, preservare e tramandare questa storia. È stato bello vedere tanta gente che ha voluto rimarcare il compleanno e la nascita di questa società. C’è attaccamento per questi colori».