2013
Lotito: “Parecchie defezioni, ma ogni partita fa storia a sé. Stadio necessario per competere con le altre in Europa”
Ai microfoni di Sky Sport ha parlato il presidente della Lazio Claudio Lotito, che ha commentato così l’imminente sfida con la Juve, squadra che appare favorita per l’incontro di stasera: “Ogni partita storia a sé. Noi arriviamo a questa gara con tante defezioni, legate a situazioni disciplinari e infortuni. Non siamo al meglio ma spero che chi scenda in campo riesca a sostituire degnamente i titolari. Anche se in questa squadra sono tutti titolari. Siamo usciti dall’Europa League immeritatamente e adesso dobbiamo proseguire il cammino in campionato”.
In merito alla disparità tra le italiane e le altre squadre in Europa, il patron laziale ha poi aggiunto: “Noi siamo in ritardo rispetto al resto d’Europa, basti guardare le differenze nei bilanci a disposizione. I nostri ricavi, rispetto alla Juve corrispondono a un terzo. La Juventus a sua volta ha lo stesso problema nei confronti di Barcellona e Real, società supportate anche dai governi, che hanno saputo accrescere i propri ricavi. La Lazio spende in modo oculato, e deve pagare i debiti del passato. Io più di questo non posso fare. Ci vuole lo stadio di proprietà, la cittadella dello sport, proprio come ha fatto la Juve, che in questo modo ha incrementato il supporto dei propri tifosi. Si tratta di un investimento che comunque non raddoppia i fatturati ma li incrementa del 10%. Ma noi ripeto, dobbiamo avere gli strumenti normativi per poterlo fare”.
Interrogato sull’acquisto di un nuovo attaccante la prossima stagione ha risposto “Non parliamo mai del singolo ma del collettivo. Il nostro obiettivo è valorizzare la rosa, inserire altri giocatori che potranno costituire e rafforzare questa rosa, per far sì che questa squadra raggiunga un optimum qualitativo. Poi a volte il calcio è strano e le cose non vanno come dovrebbero… guardate cosa è successo in Europa. E questo non per parafrasare la favola di Esopo in cui la volpe diceva che l’uva era acerba… In giro si sentono tante favole.. Io vorrei che ognuno raccogliesse il frutto dei propri obiettivi con il lavoro sul campo”.