2013

Lotito sbotta: “Potrei lasciare la Salernitana”

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La Lazio e la Salernitana. Da circa un anno e mezzo, Claudio Lotito è il proprietario, oltre che della squadra capitolina, anche dei granata di Salerno. Una mossa che, almeno per quanto detto dal protagonista, ha aiutato tutti: lui stesso, la Lazio che è riuscita a piazzare alcuni giovani e la stessa Salernitana, che in questo momento è primo nel proprio torneo. Lotito però è deluso, aveva stretto un patto con la tifoseria campana ad inizio stagione: “Io vi porto in A, voi riempite lo stadio”.

Sul campo i granata stanno volando, sulle tribune il pubblico scarseggia: “Ci sono sempre le solite 3mila persone che vengono sempre allo stadio – ha esordito il patron ai microfoni di granatissimi.commi avete fatto delle promesse e non le avete mantenute, evidentemente non avete capito l’importanza di questa società e che se andiamo via noi la Salernitana muore. E’ inutile parlare della crisi, c’è per tutti, e se pensate di dare tutto per scontato e di avere a che fare con i benefattori vi sbagliate di grosso, io sono per la politica del dare e dell’avere, sin ora sono molto deluso”. Lotito è deluso, non si aspettava una risposta di questo tipo: “Mille biglietti venduti, è una vergogna! La squadra è molto delusa di giocare in uno stadio vuoto, dopo l’acquisizione della storia certamente non c’è stato l’afflusso di pubblico che mi sarei aspettato. Io e mio cognato abbiamo maturato questa decisione, nel nostro progetto c’era la volontà di lottare per portare la Salernitana in serie A, ma se non interessa alla tifoseria figuratevi se possiamo svenarci noi. Abbiamo fatto una grande squadra, abbiamo un’organizzazione invidiabile, lavoriamo 24 ore su 24 per la Salernitana e cosa ci ritroviamo? 3mila persone della curva, poi nessun’altro che ha interesse per la squadra, che dovrebbe essere un vostro patrimonio”. E quando si prova a dire che la media di pubblico in Lega pro è di 5 mila spettatori a partita, Lotito risponde così: “Fatta eccezione con l’Aprilia, in alcune partite c’erano meno di 3mila spettatori, per una squadra prima in classifica; come fate a pretendere una grande Salernitana se non c’è il sostegno del pubblico? La forza di una società si vede anche dal bacino d’utenza, a noi avevano parlato di una piazza che poteva portare 20mila persone allo stadio a domenica, i fatti dicono che è successo solo in serie A. Quanti spettatori faceva la precedente gestione? Loro avevano un’organizzazione peggiore della nostra, eppure i tifosi erano presenti. Non è certo colpa nostra se la Salernitana è fallita due volte in sei anni, anzi a maggior ragione dovrebbero venire a sostenere questa dirigenza. Ripeto, non ho ancora parlato con il sindaco, ma se le cose continuano così saremo costretti a fare le nostre valutazioni. Lasciare ad un altro categorie migliori? Può darsi che se andiamo via vi accorgerete di quello che avete perso”. Si pensa all’addio, il presidente non sente la fiducia della gente: “Se continua così o la cedo o la dò al sindaco, sono stanco soltanto di metterci soldi. Alla fine la Salernitana ha fatto due anni di A, pochi di B e tantissimi di serie C, dovete capire che non può esistere un progetto senza la presenza allo stadio. Assenza di iniziative? La crisi c’è per tutti, parliamo di cose serie. Chi vuol bene alla squadra c’è sempre , non solo nelle partite promozione, avete riempito l’Arechi per chi vi ha fatto fallire e ci fate pagare le colpe di altri. Salerno non tiene alla Salernitana, a nessuno interessa niente”.

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