2014
Lotito: “Sono un presidente tifoso, non il contrario. Non vendo, siamo una società florida”
Torna a parlare Claudio Lotito, lo fa ai microfoni di Radio Deejay, alla vigilia di Lazio-Atalanta, partita in cui i tifosi biancocelesti diserteranno l’Olimpico continuando la contestazione nei confronti della presidenza. “Le critiche sensate sono sempre ben accette, le altre lasciano il tempo che trovano e diventano chiacchiere da bar. Nessuno, però, si è mai permesso di andare a vedere se i fatti contestati sono reali o inventati. Quando ho preso la società, la Lazio aveva 550 milioni di euro di debiti. Avevo detto che in tre anni avrei consentito alla squadra di ripartire: mi pare che i fatti mi abbiano dato ragione” ha detto Lotito a proposito della protesta dei tifosi.
PRESIDENTE TIFOSO – A chi lo accusa di non essere abbastanza innamorato della sua squadra, Lotito risponde: “Io sono un presidente-tifoso e non viceversa. Io non vendo sogni ma solide realità. Non illudo la gente, faccio il passo secondo quelle che sono le potenzialità della società. Anche sul campionato nazionale verrà adottato il fair play, l’emiro non ha più peso nell’intervento sul capitale finanziario. Ho fatto tanti errori anche io, uno dei quali è proprio quello di non illudere le persone”.
“TUTTI VOGLIONO VENIRE ALLA LAZIO” – Riguardo lo scarso appeal contestato alla Lazio (anche nell’ormai famosa conferenza di Reja all’indomani della chiusura del mercato), Lotito smentisce su tutta la linea: “Le società ha dei valori che vanno rispettati. C’è gente, invece, che valuta i giocatori in base al costo che hanno, ma è rimasta indietro. Rifiuti? Alla Lazio vogliono venire tutti, sono voci infondate. I mezzi di informazione se la cantano e se la suonano. Quagliarella in estate era a un passo da noi, aveva trovato l’accordo, ma poi la Juventus se lo è voluto tenere. Nel mercato invernale, invece, non ha proprio voluto muoversi, non è che ha rifiutato la Lazio. Ed è una scelta comprensibile, con la squadra destinata a vincere lo Scudetto”.
“LASCERÓ A MIO FIGLIO” – Lotito chiude dicendo che non ha la benché minima intenzione di lasciare la Lazio: “Non voglio vendere la società, ma lasciarla a mio figlio per dare continuità. Non avremo mai problemi, siamo una società florida e forte, siamo un punto di riferimento per il sistema di innovazione del calcio italiano. E accetterò un confronto con i tifosi, ma a patto che non siano quelli prevenuti che parlano tanto per sentito dire. I fatti sono altri”.