2014
Lotito sorride: il bilancio della Lazio torna in attivo
Hernanes riporta la Lazio in attivo. Dopo il primo e unico bilancio chiuso in rosso da quando Claudio Lotito è presidente, la società biancoceleste ritrova il segno positivo nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2014. Meno 5.89 milioni nel 2012/2013, più 7.07 nella scorsa stagione, caratterizzata da un mercato estivo oneroso, dalla dolorosa cessione del talento brasiliano e da tante delusioni in campo, con il nono posto in campionato e l’esclusione dalle coppe europee. La Lazio torna in attivo nonostante una decisa diminuzione del fatturato (meno 22.3 per cento, da 104.63 a 81.33 milioni) solo in parte bilanciata dalla riduzione dei costi (meno 15.8 per cento, da 114.57 a 96.5 milioni), tra i quali spiccano i 52.31 milioni destinati al personale (calciatori e staff tecnico), quasi 12 meno dell’anno precedente. Il rapporto tra fatturato e costi è negativo per oltre 15 milioni: la «colpa» è dei ridotti ricavi del botteghino (3.7 milioni in meno tra gare in casa e percentuale per le trasferte) ma soprattutto degli introiti ricevuti dalla Uefa per la partecipazione in Europa League, crollati da 15.3 a soli 4 milioni.
Il bilancio della Lazio, di conseguenza, è portato in attivo dal rapporto tra acquisti (18.8 milioni spesi per Biglia, Anderson, Perea, Berisha e Vinicius) e cessioni (28.5 milioni incassati per Kozak, Floccari e soprattutto Hernanes, venduto all’Inter per 20 milioni), operazioni che hanno garantito plusvalenze da quasi 23 milioni. Da qui nascono gli oltre 7 milioni di utile generati dal Gruppo S.S.Lazio, mentre la capogruppo S.S. Lazio S.p.A. – nella quale vengono conteggiati solo parzialmente i ricavi ottenuti da sponsorizzazioni e pubblicità – ha chiuso il bilancio in attivo per soli 218mila euro (il Consiglio di gestione ha proposto di destinare il 5 per cento di questa cifra alla riserva legale e il 10 per cento al sostenimento di scuole giovanili di addestramento e formazione tecnica).
Molto interessanti anche i dati successivi al 30 giugno – che andranno dunque a incidere sul prossimo bilancio – e in particolare i costi sostenuti per la campagna acquisti. La Lazio ha investito sul mercato oltre 20 milioni: 14.3 per assicurarsi De Vrij, Parolo e Gentiletti; 9.5 per la seconda metà di Candreva (ma in estate l’Udinese ha ricevuto solo la prima rata da 4.8 milioni) e 600mila euro per il prestito di Basta che verrà riscattato tra un anno. Una cifra importante, così come quella richiesta dall’ex tecnico Vladimir Petkovic, licenziato «per giusta causa» da Lotito e ricorso in tribunale per chiedere un risarcimento da 1 milione e 107mila euro: «un rischio – si legge nel bilancio – valutato come possibile» dalla società biancoceleste. Per preoccuparsene, però, c’è tempo. E a gennaio riapre il mercato.
Fonte: Il Tempo