2013

Lotito VS Sponsor: un bene o un male?

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Un argomento, una domanda che ritorna ad imporsi ciclicamente tra i tifosi biancocelesti: “Ma perché la Lazio non ha uno sponsor?” Tante nel corso del tempo sono state le probabili risposte a questa domanda che i supporters hanno cercato di darsi, anche perché quella fornita del presidente Lotito tutt’oggi continua a far discutere sull’argomento, per cui secondo alcuni essa non sarebbe abbastanza esaustiva. Nel verbale dell’assemblea dei soci del 28 ottobre 2011, il Presidente ha dichiarato in merito:

“Sulla sponsorizzazione, il Presidente, ricorda ai presenti che la Lazio “non chiede la luna”, bensì una congrua e proporzionata valorizzazione del suo marchio che non può essere svilito “svendendo” la maglia della Lazio, in quanto, pur volendo prescindere dall’aspetto morale della dignità e del valore storico e sportivo della Lazio, che pure ha il suo fondamentale peso, una sponsorizzazione inadeguata dal punto di vista economico porterebbe, tra l’altro, a ripercussioni negative sui diritti televisivi. In termini economici, se le altre squadre di primo piano concludono contratti che vanno dai 7 (sette) milioni di euro (per la Roma) ai 15 (quindici) milioni di Euro del Milan a stagione, non si vede perché la Lazio dovrebbe accettare contratti da 1,5 (uno virgola cinque) milioni a stagione; la cifra minima, secondo il Presidente, si potrebbe aggirare intorno ai 4 (quattro), 4,5 (quattro virgola cinque) milioni di Euro. Una delle motivazioni principali nel non riuscire a concludere un soddisfacente contratto di sponsorizzazione sta nel fatto che la Lazio, a differenza di altre squadre, non gode di alcun “appoggio istituzionale”, necessario a tal fine. La mancata sponsorizzazione, tuttavia, non crea depauperamento di sorta, in quanto la società ha realizzato altre attività che possono costituire rilevanti fonti di reddito, quali, ad esempio, la rivista della squadra, l’apertura di una radio privata di proprietà della Società (caso unico in campo nazionale), la prossima apertura del canale televisivo Lazio dedicato, lo Stadio nuovo (cittadella dello Sport) che, se finalmente costruito, porterà una notevole “capitalizzazione” stabile della Società che oggi invece si base essenzialmente sul “capitale di rischio” costituito dai giocatori, soggetti a trasferimenti, infortuni e cali di rendimento scarsamente prevedibili”.

Leggendo tali dichiarazioni sorgono alcune domande e alcuni punti restano oscuri, da quanto si evince dalle parole di Lotito, sembrerebbe che la società avrebbe potuto formulare dei contratti di sponsorizzazione da almeno 1,5 milioni di euro a stagione. Facendo un calcolo, in cui moltiplichiamo l’importo per il numero di anni dall’inizio della sua gestione, il mancato ricavo raggiunge più o meno la cifra di 13 milioni di euro. Siamo proprio sicuri che una valorizzazione ritenuta  inadeguata da alcuni sia più negativa di una totale mancanza di valorizzazione? Continuando la lettura del documento, troviamo la seguente affermazione:  “Una delle motivazioni principali nel non riuscire a concludere un soddisfacente contratto di sponsorizzazione sta nel fatto che la Lazio, a differenza di altre squadre, non gode di alcun ‘appoggio istituzionale’, necessario a tal fine.” Parole che acquistano un peso notevole per chiunque la legga, implicherebbero il fatto che alcune squadre sarebbero favorite da alcuni ‘appoggi’, rispetto altre che invece non ne trarrebbero alcun vantaggio. Una volta espresso un giudizio simile si dovrebbe quantomeno specificare quali possano essere tali ‘appoggi istituzionali’ e chi li fornirebbe, per risultare meno ambigui. Anche la frase: “… una sponsorizzazione inadeguata dal punto di vista economico porterebbe, tra l’altro, a ripercussioni negative sui diritti televisivi” è davvero un’affermazione poco comprensibile, i criteri per la determinazione di tali diritti non fanno alcun riferimento alla valorizzazione dei contratti di sponsorizzazione, ma si avvalgono dei risultati sportivi raggiunti e più comunemente, ai bacini d’utenza. Inoltre non si capisce come e perché fonti di reddito ricavabili da altre attività, dovrebbero essere alternative alla fonte di reddito ricavabile da un contratto di sponsorizzazione, senza pensare  più semplicemente che invece le prime possano aggiungersi a quest’ultima, anzi, le altre attività come la rivista, la radio ufficiale, il canale televisivo ecc. dovrebbero invece attirare i potenziali sponsor.

Sul web, luogo in cui ormai la gente si riunisce per discutere dei più disparati motivi, impazzano i vari punti di vista che i tifosi hanno in merito all’argomento. Molti sono a favore della teoria di Lotito di non svalutare il marchio Lazio. La sponsorizzazione spesso è frutto di partnership tra la società calcistica e l’azienda che sponsorizza, per cui Lotito che non è di certo un grandissimo imprenditore, avrebbe anche difficoltà a legarsi con grandi marchi, quei grandi marchi che garantiscono un’entrata di almeno 4 milioni l’anno come vorrebbe il patron biancoceleste. In Serie A le grandi squadre vengono generalmente sponsorizzate da grandi aziende, esistono poi anche le aziende medie che però, non sarebbero gli sponsor che Lotito vorrebbe accostati alla Lazio.  Se da una parte c’è chi è d’accordo nell’apporre le “pecette” degli sponsor sulle maglie per incrementare il proprio fatturato dato che non possiedi un nome altisonante nel campo come potrebbero avercelo la Juventus, il Milan o l’Inter, c’è invece chi sostiene sia sbagliato svendersi al primo offerente di turno, sia per una questione puramente di immagine cioè per non ‘rovinare’ la bellezza della maglia in se e sia perché, se si accetta uno sponsor non adeguato al marchio, potrebbe verificarsi un effetto negativo a cascata anche sugli altri spazi pubblicitari venduti.

Sono tante altre le motivazioni che la gente biancoceleste cerca per spiegarsi questa situazione che ormai si protrae da anni, c’è anche chi pensa che dietro il mancato sponsor ci sia un lavoro mal svolto dalla sezione marketing della società, chi pensa che nessuno sponsor metterebbe la propria ‘faccia’ e investirebbe denaro su una squadra che in tutto il mondo viene etichettata come razzista e c’è, infine, chi ne fa un problema di poca visibilità, una squadra forte e che attira anche tifosi da parti diverse del globo, ovviamente garantisce più visibilità anche ai relativi sponsor. Questo articolo nasce come riflessione, cercando di racchiudere in se varie argomentazioni per dare vita ad un proprio pensiero in merito alla faccenda. Una cosa accomuna tutte queste persone, l’amore per la Lazio e il suo bene. Tutti ci auguriamo che la questione sia al più presto sistemata perché sono troppi anni che una squadra di questo calibro non riesce a trovare un degno sponsor. Un altro fattore che accomuna tutti, è che lo sponsor senza dubbio rimane un aiuto importante per qualsiasi tipo di società, soprattutto in questo periodo difficile di crisi.

Di seguito ecco la classifica degli sponsor di Serie A 2013/2014:

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