Non solo Lazio
Luminarie natalizie, Avv. Mignogna: «Il Comune ‘accende’ la Roma e ‘spegne’ la Lazio»
L’articolo di Gianluca Mignogna sulla vicenda natalizia legata a Lazio e Roma
di Gian Luca MIGNOGNA
E’ Natale, la Città di Roma come il resto d’Italia si prepara a festeggiarlo in tono minore per i recenti restringimenti governativi. Fra tante ombre, una delle poche “luci” è rappresentata dalle luminarie capitoline, che da qualche anno stanno diventando un fiore all’occhiello per i romani.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi e il presidente di Acea Michela Castelli le hanno inaugurate l’8 dicembre in Via del Corso, dopo la progettazione e la realizzazione eseguite della municipalizzata capitolina.
Quest’anno spiccano scritte luminose con frasi e citazioni celebri di coloro che hanno raccontato Roma. Da Orazio a Goffredo Mameli, da Ennio Morricone a Federico Fellini, passando per Lando Fiorini, Antonello Venditti, Nino Manfredi, Alberto Sordi e Gigi Proietti.
Sacrosanto, tra gli altri, ricordare Gigi Proietti a poche settimane dalla sua scomparsa, perché Lui è stato e rimarrà per sempre e senza alcun dubbio un’immensa icona della romanità. La sua citazione dice tutto, è degna di un encomio e soprattutto parla da sé: “A coso, Roma è sintesi de tutto”.
Tra le tante citazioni, invece, ce n’è anche una che in particolare “accende” la Roma riprendendo alcuni passi di “Grazie Roma”, l’inno romanista trasmesso all’Olimpico in occasione delle partite della squadra giallorossa: “Che ci toglie il respiro e ci parla d’amore”. Per chi fosse curioso, ecco il luogo della luminaria romanista:
Il Comune di Roma, la Sindaca Raggi e l’Acea, viceversa, si dimenticano e oscurano la “Lazio”. Che ci voleva ad inserire una citazione che in qualche modo rimandasse anche alla Prima Squadra della Capitale? E invece niente, niente di niente. Una grave mancanza di terzietà ed imparzialità, che ha già fatto infuriare migliaia di tifosi laziali.
Eppure sarebbe bastato poco. Il Natale fa pensare alle stelle. Sarebbe bastato quindi citare Toni Malco, estrarre dall’inno laziale una frase che molto si addice anche all’atmosfera natalizia e illuminare “Nel cielo biancazzurro brilla una stella”. Magari con una bella stella cometa sopra. Evidentemente, però, non tutto è illuminabile, e non tutti sono illuminati…
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