Esclusive
ESCLUSIVA – Le maglie di EZ Design che fanno sognare i laziali: ecco il concept kit in stile Borussia
Il significato della maglia, il suo valore per i tifosi e le strategie di marketing: Enzo Contenta, giovane designer, ha descritto in esclusiva per Lazio News 24 i suoi lavori e svelato la sua ultima realizzazione
Senso di appartenenza, simbolo d’identità, rispetto per la tradizione e per la storia di un club. Sono queste le caratteristiche cui la divisa di una squadra di calcio non dovrebbe mai privarsi. Siamo costretti, purtroppo, ad utilizzare il condizionale («dovrebbe») perchè, come si è potuto notare negli ultimi anni, spesso sono state ideate casacche lontane un miglio dai connotati (per logica imprescindibili) in grado di far sognare i tifosi. Basti pensare al successo ottenuto con il logo dell’aquila stilizzata, rilanciato dalla società biancoceleste due annate fa, in onore della Lazio dei -9. Oppure al perpendicolare fallimento di altre maglie, ad esempio quella da trasferta color bordeaux indossata nella stagione 2014/2015, realizzate da Macron. Per discutere dell’argomento e per chiedere un parere in merito, la redazione di Lazionews24.com ha contattato Enzo Contenta, esperto nella realizzazione grafica di divise da gioco e proprietario della pagina Facebook «EZ Design». In esclusiva ai nostri microfoni ha esordito sottolineando un concetto per lui fondamentale: «Non sopporto la creazione di un modello di maglia che non rispecchi l’identità della squadra che la indossa. Oggi ad esempio la Nike, per minimizzare i costi e massimizzare i profitti, fornisce ai club di cui è sponsor uno stesso modello fisico, differenziandolo soltanto nei colori sociali della squadra che va a vestire. Questo elimina il concetto naturale d’identità, ne cancella tutto il valore. Pochi giorni fa il marchio americano ha ufficializzato la maglia della Nazionale degli Stati Uniti, è praticamente identica a quella dell’Inghilterra, cambia soltanto lo stemma della Federazione. Chi andrà a spendere soldi per una sorta di replica? Ogni squadra secondo me deve possedere delle linee guida, dalle quali partire per modificare la divisa anno per anno indipendentemente dal brand dello sponsor tecnico. Sogno un giorno di parlare con Lotito e di proporgli i miei progetti, sarebbe un sogno se la Lazio indossasse una divisa da me disegnata».
LAZIO, MAGLIE E MARKETING – Nel calcio moderno i top club europei fanno del marketing una delle maggiori fonti del proprio guadagno, Contenta spiega l’importanza vitale della divisa e come questa potrebbe far spiccare il volo con le vendite: «Per chi realizzi le maglie, se non per i tifosi? Alla gente non importa se ti chiami Adidas o Nike, cerca un capo che rappresenti al meglio la propria squadra, il proprio simbolo. Oggi sono un laureando in Architettura e grazie a mio nonno, che da bambino mi faceva indossare la maglia di Beppe Signori, ho sviluppato contemporaneamente la passione per la Lazio e appunto per le maglie da calcio. Da un po’ di tempo ho preso la questione molto più seriamente, ho sfruttato la mia bravura nell’uso di software come Photoshop e Cinema 4D per creare oltre 100 idee e 7 diversi concept kit: home, away, third e Europe».
I MODELLI – Negli ultimi giorni sui social le sue opere hanno riscontrato un enorme successo, da parte dei tifosi laziali, in termini di consensi e condivisioni. «Ringrazio anche la pagina Facebook di alcuni miei amici, S.S. Lazio MCM. Mi hanno sempre sostenuto e hanno diffuso sul web tutti i miei lavori». E’ da applausi in particolar modo i concept kits che il giovane designer ha impostato come immagine di copertina sul profilo di EZ Design. Contenta in seguito ha spiegato il significato e il motivo della scelta di stile per ogni singola jersey: «Iniziamo dalla maglia old style. La mia intenzione era quella di ideare una divisa che possa descrivere le profonde origini e il motivo per cui è nata la Lazio. Ai suoi albori eravamo una società podistica che ispirava i suoi colori, bianco e celeste, a quelli della bandiera della Grecia, patria delle Olimpiadi, nata per dare a tutti i cittadini romani la possibilità di fare sport. I primi corridori del 1900 avevano una maglia composta da pezze (naturalmente bianche e celesti, ndr) cucite a scacchi, da loro stessi, e avevano dei bottoni come una sorta di camicia. Io dunque ho riproposto questa scacchiera tono su tono molto essenziale: due scacchi, con la parte più bassa e una più alta che arriva esattamente al petto. Nel 1902 questi bottoni davano fastidio durante la corsa, gli atleti li hanno sostituiti con due laccetti e un colletto semplice, che ho deciso di riprendere».
LA MAGLIA ‘VICTORY 2000’ – Arte e genio allo stesso tempo. Il ragazzo continua illustrando il secondo completo della linea: «Si tratta della maglia bianca che si ispira a quella dello Scudetto del 2000, l’ho rivista in chiave molto più elegante, minimal ma d’impatto deciso. E’ interamente bianca, con un colletto e qualche rifinitura celeste. E’ ideata nel ricordo del centenario del club capitolino, periodo in cui la Lazio di Cragnotti ha scritto le pagine più prestigiose della propria storia».
AQUILA ‘EUROPEA’ – Non poteva mancare poi il richiamo alla maglia più venduta dell’era Lotito. Contenta descrive la sua idea: «Mi sono posto il problema della convivenza con un eventuale sponsor, quindi ho scelto di spostare l’aquila più in basso, decentrandola. Tengo a sottolineare l’importanza di questo logo per noi tifosi, un simbolo che ha accompagnato la Lazio nel periodo più tragico della sua storia (quando nel 1987 ha persino rischiato la retrocessione in Serie C). Il mio sogno è che questa maglia possa essere indossata negli esaltanti palcoscenici europei».
NOVITA’ STILE BORUSSIA – Per la prima volta in assoluto, Enzo Contenta decide di svelare la sua ultima creazione, la maglia giallonera. L’ultima occasione in cui la Lazio ha utilizzato questi due colori è capitata nel giorno della vittoria nel 1999 della Coppa delle Coppe (in tempi recenti il giallo è stato accoppiato solo al blu scuro). Il designer ci tiene a sottolineare: «Ho voluto riprendere lo stile del Borussia Dortmund, con le righette utilizzate in passato dalla compagine tedesca. Ovviamente, come diciotto anni fa, predomina molto di più il colore giallo. Infine ho scelto di posizionare l’aquila fra il petto e la spalla per riprendere le protezioni (utilizzate sulle armature dei gladiatori)». Dei disegni grafici fantastici, che sono riusciti a far emozionare rapidamente tutto l’ambiente biancoceleste. Il sogno di Enzo è ovviamente di fare questo tipo lavoro per la Lazio, ma una cosa è certa: in molti stanno sperando che ciò un giorno si avveri, perché il talento del giovane aquilotto è cristallino, le sue idee sono grandiose e i tifosi vogliono tornare a vedere divise che facciano sentire quel caro senso di appartenenza, qualità inesistente nelle anonime casacche del presente.