2013

“Mai più 11 novembre”: in ricordo di Gabbo

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Quell’11 novembre 2007 fu un giorno strano, che a sei anni di distanza è ancora difficile da classificare. Un colpo di pistola, le notizie che cominciano a diffondersi ed a guadagnare le prime pagine delle agenzie di stampa. Un estremo senso di sgomento e vicinanza, come fosse toccato ad un amico, un fratello. Perchè, si dicono in molti, “al posto suo potevo esserci io”. Di lì in poi un pomeriggio amaro. Per tutti, ma soprattutto per chi ha il cuore dipinto dei colori della propria squadra. Per chi farebbe follie per sostenere gli undici leoni in quel fazzoletto d’erba dove ogni prodezza fa venire la pelle d’oca. Per chi considera la domenica tutt’altro che un giorno di riposo, e la ritiene l’occasione per seguire i propri beniamini in ogni angolo della penisola. Quella domenica Gabriele Sandri era diretto a Milano, destinazione San Siro, per assistere a Inter-Lazio. Tifoserie gemellate, si prevede una partita tranquilla. Poi la fermata in un autogrill, nei pressi di Arezzo. Sfottò e qualche parole di troppo con un gruppo di juventini: il resto è storia. La storia di un tifoso dal sangue biancoceleste strappato a famiglia ed amici in un modo assurdo, per cui ancora nessuno riesce a darsi pace. In questi sei anni di cose ne sono successe: sul campo di gioco, ma soprattutto sugli spalti, dove l’immagine di un Gabriele ancora sorridente campeggia di tanto in tanto fra colori amici e “nemici”. Omaggi, ricordi, striscioni e cori, per far sentire a Gabbo che quaggiù nessuno l’ha dimenticato, in Italia come in Europa. Dalla tifoseria del Real Madrid a quella del Paris Saint Germain, passando per il Maribor e andando a finire nell’altra parte del mondo, fino a Sydney. Ma il senso di partecipazione al dramma della famiglia Sandri ha persino buttato giù il muro di divisone anche con gli storici rivali della Roma, con la società giallorossa che si è sempre mostrata solidale ed in prima fila per qualsiasi iniziativa o progetto in memoria di Gabbo. Chi non ricorda il derby dello scorso 11 novembre, quando i giocatori di ambo le squadre entrarono sul campo di gioco con la maglia numero 81 ed il nome “Gabriele”? “Mai più 11 Novrembre”, recita la lapide posta in memoriam all’autogrill di Badia al Pino, sull’autostrada A1. Perchè il vuoto lasciato da Gabbo, sei anni dopo, è ancora difficile da colmare, tanto in curva Nord, quanto nel cuore dei suoi cari.

Alessandra Esperide – Lazionews24.com

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