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Mancini: «In Serie A ci sono pochissimi italiani. I giovani sono il nostro futuro»

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Roberto Mancini ha parlato della situazione del nostro calcio in ottica Nazionale

Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale italiana, intervistato nel corso dell’evento SportLab, organizzato da Tuttosport e Corriere dello Sport, ha parlato della situazione del nostro calcio in ottica azzurra.

GIOVANI – «I giovani sono il futuro del nostro paese. Nel momento storico in cui io ho preso la Nazionale c’era bisogno di dare fiducia a qualche ragazzo che magari giocava anche poco nei rispettivi club. Credo di essere stato l’allenatore ad aver fatto giocare e debuttare più calciatori giovani».

POCHI ITALIANI – «Nel campionato italiano giocano davvero pochissimi italiani e non è mai stato così. La Nazionale è formata da 30-35 giocatori e sono quelli che poi possono arrivare a giocare. Noi siamo riusciti a trovarli, tra giocatori di esperienza e giovani. Abbiamo messo insieme una squadra capace di giocare».

BALOTELLI – «Balotelli ancora oggi sarebbe nel pieno nella maturità calcistica. Mi dispiace che si ritrovi in questa condizione. Con le qualità tecniche che ha sarebbe stato molto utile. Spero sempre che possa accadere qualcosa, gli voglio bene».

FUTURO – «Io sono un allenatore. Quando poi alleni la Nazionale diventi commissario tecnico. Dopo l’Italia è difficile dire cosa accadrà. Il mio obiettivo principale è l’Europeo. Io non guardo, sinceramente, alla scadenza. Nel mio orizzonte ci sono gli Europei e i Mondiali».

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