Editoriale

Mancini e Rossi, i migliori allenatori di Euro 2020 sono gli italiani

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La prima fase di Euro 2020 è andata in archivio: da Mancini a Rossi, ancora una volta gli allenatori italiani si stanno dimostrando al top

L’ultima, emozionante serata nei gironi preliminari degli Europei prelude ai primi bilanci della manifestazione, nella quale l’Italia di Roberto Mancini si sta ritagliando un ruolo di prestigio. La strada verso il successo è ancora lunga e tortuosa, anche perché il tabellone di Euro 2020 si prospetta decisamente avvincente nella sua parte alta.

La nostra Nazionale è stata probabilmente l’esempio migliore di calcio ammirato sin qui. Fluidità di manovra, capacità di costruire con facilità occasioni da gol, concetti di gioco chiari ed efficaci, sistema difensivo che concede poco più che le briciole agli avversari. Insomma, c’è davvero di che ben sperare ma urge muoversi step by step, direbbero gli inglesi. Sotto con l’Austria prima di pensare ad altro, ma i record raggiunti dagli Azzurri del Mancio non si cancelleranno nemmeno di fronte all’eventuale eliminazione.

Italia a parte, però, solo Belgio e Olanda hanno saputo concludere a punteggio pieno una prima fase con pochissime sorprese. Una delle più abbaglianti è stata in realtà l’Ungheria, estromessa della manifestazione ma con tra gli applausi orgogliosi del popolo magiaro e dell’intero continente.

Merito soprattutto di Marco Rossi, allenatore semisconosciuto ai più che ha saputo ritagliarsi sul suolo ungherese i suoi anni di gloria. Strameritata per quello che sta facendo con i suoi ragazzi. Sono mancati appena sei minuti a Sallai e compagni per realizzare una delle più incredibili imprese nella storia del calcio moderno.

Il pareggio di Goretzka nel finale ha salvato infatti la Germania dalla clamorosa eliminazione ma non potrà mai far passare in secondo piano il lavoro del tecnico torinese, capace di portare nell’elite europea una formazione tecnicamente mediocre e di uscire imbattuto contro le due ultime squadre campioni del mondo. E senza l’unico, vero giocatore dal talento cristallino, ovvero quel Szoboszlai costretto al forfait pochi giorni prima di Euro 2020. Roberto Mancini e Marco Rossi, ancora una volta la scuola di Coverciano si conferma all’avanguardia continentale.

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