2014
Manfredonia sulla polemica Lotito – De Rossi: “Hanno ragione tutti e due”
Lionello Manfredonia torna a parlare della polemica tra Claudio Lotito e Daniele De Rossi in un’intervista al Corriere dello Sport. L’ex calciatore ha anche creato uno scottante caso di mercato, accettando di passare dalla Juventus alla Roma dopo dieci anni di Lazio: nel 1987, quando il presidente Dino Viola lo acquistò, la Curva Sud si spaccò in due tra i contestatori del Gruppo Anti Manfredonia e il resto della tifoseria: “La mia storia è diversa da quelle di oggi, immaginate se oggi De Rossi andasse all’Inter e poi tra due anni firmasse per la Lazio. Secondo voi come la prenderebbe la gente?”.
Male. Del resto il derby è una cosa seria. Manfredonia, che idea si è fatto dell’ultimo battibecco tra De Rossi e Lotito?
“Credo che abbiano ragione entrambi. Il giocatore che chiede un po’ di privacy e il dirigente che ha il diritto di seguire la Nazionale. Ma non mi pare sia successo niente di così grave. E’ normale in una città dove il derby è così importante. In questo senso non è cambiato molto rispetto ai miei tempi. Ma se ho capito bene, le discussioni tra Lazio e Roma spesso riguardano questioni di Lega. Quindi di politica. E spesso coinvolgono anche altre società. Quindi non so se sia soltanto una questione di rivalità cittadina”.
Come è possibile che ci si punzecchi in continuazione, anche a grande distanza temporale dalla partita?
“Fa parte del gioco. Ma vi dico una cosa. Questa storia del derby che dura tutto l’anno non è vera: i calciatori pensano all’avversario soltanto quando devono affrontarlo, pochi giorni prima”.
Meglio un presidente romano o una società internazionale per la piazza di Roma?
“Da ex giocatore io preferisco sempre una società organizzata, che abbia programmi chiari. Non mi importa la provenienza dei dirigenti o della proprietà”.
Preferisce quindi l’organizzazione di Lotito o lo stile di Pallotta?
“Mi pare che funzionino entrambi. Lotito ha salvato la Lazio che versava in condizioni molto critiche, mentre Pallotta ha portato idee nuove e investimenti nel calcio italiano. Tutte e due le società hanno fatto cose buone”.
Rocco Fabio Musolino