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Manzini: «A Bruxelles ho capito che vuol dire essere laziali all’estero »
Dopo aver festeggiato insieme al Lazio Fan Club Bruxelles i 117 anni della società, Maurizio Manzini racconta le sue sensazioni
Il team manager biancoceleste racconta ai microfoni di Lazio Style Radio, parla della sua esperienza: «E’ stato un grande onore. Per far comprendere cosa significa onore, dico che questo bambino è stato vestito con costumi adeguati quando è arrivato a Bruxelles il Presidente degli Stati Uniti e poi con la Regina Elisabetta. E’ stata una grande emozione e un evento estremamente piacevole. A me che sono un tifoso della Lazio, prima che un dirigente, ha riempito di orgoglio, mi sono sentito vestito di lazialità anche io. Ogni anno, ogni 9 gennaio, questa manifestazione si ripeterà. A Bruxelles ho capito cosa significa essere laziali all’estero: la Lazio, fuor di confine, è ‘bagnata’ di lazialità e di italianità. C’erano 3mila persone, che venivano da tutta Europa. Quando stai lì capisci che la Lazio è qualcosa di particolare, ha un potere aggregante che pochissime squadre possono vantare. Mi ha toccato tantissimo che, dopo aver vestito il bambino, senza che fosse organizzato nulla ma spontaneamente tutte quelle persone si sono incolonnate, andando in giro per tutta la città di Bruxelles cantando i nostri inni. Molti ci guardavano stupefatti, altri ancora hanno iniziato a seguirci. C’era un gruppo di cinesi e giapponesi, si sono accodati anche loro».
ORGOGLIO LAZIALE – «Dispiace che un evento del genere sia passato sotto traccia, altri ci avrebbero fatto lo speciale al TG1 (ride, ndr). E’ stato un peccato per l’Italia, se gli avessero data la risonanza giusta molti italiani si sarebbero sentiti gratificati. Il fatto che i grandi media hanno snobbato l’avvenimento, però, mi rende ancora più orgoglioso, questo pone l’accento sulla nostra esclusività. Noi siamo un’isola privilegiata. Possiamo vantarci di aver lanciato uno stile, altri invece non hanno mai lanciato nulla. Al massimo, Lanciano… vicino a dove sono nati! Il Coni vanta tantissime medaglie portate dalla Lazio, di svariate discipline».