2014
Manzini festeggia il 74esimo compleanno: “Il mio sogno? Vedere il nome della Lazio inciso sulla Champions League”
La redazione de ‘I Laziali Sono Qua’ ha contattato in esclusiva Maurizio Manzini, storico team manager della Lazio, nel giorno del suo 74esimo compleanno. Di seguito l’intervista completa.
Benvenuto Maurizio e innanzitutto tanti, tanti auguri!
“Grazie, anche se ho raggiunto un’età che, più che gli auguri, dovrei ricevere le congratulazioni (ride, ndr)”.
Dal 1971 ad oggi è sempre stato al fianco della Lazio. Qual è il momento più bello che ha vissuto?
“Devo dire che sono molto legato a tutte le vittorie che abbiamo conseguito. Sia ai due Scudetti che alle Coppe Europee. Io dico spesso questa frase: ‘Ho vissuto e vinto uno Scudetto in bianco e nero e uno a colori’.
43 anni di Lazio non sono pochi. Quali sono i personaggi che porta nel suo cuore?
“Ne ho conosciuto tanti e non vorrei fare torto a nessuno, ma ne cito due: Eugenio Fascetti e Dino Zoff. Con Fascetti abbiamo vissuto forse il momento più drammatico ed esaltante al tempo stesso. Zoff semplicemente perchè è Zoff, un mito del calcio internazionale”.
Avendo vissuto da vicino tantissimi grandi calciatori, ci dice qual è quello per cui nutriva un debole particolare?
“Paul Gascoigne. Nel bene e nel male. Paul è un ragazzo di una generosità disarmante, non è stato mai attaccato al denaro e ogni volta che ha potuto ha sempre aiutato tanta gente. Non si sanno molte cose sul suo conto, perché non voleva pubblicità, ma posso garantirvi che non ho mai conosciuto nessuno come Gazza. Nonostante i suoi difetti, non posso che parlarne bene”.
Maurizio si vive di sogni e penso che lei ne abbia realizzati tanti nella sua vita. C’è un sogno che non ha ancora realizzato e che si vorrebbe regalare?
“Mi piacerebbe vedere una Coppa dalle grandi orecchie (una Champions League, ndr) con sopra inciso il nome della Lazio. Quello è il mio sogno più grande. Obiettivamente non so se riuscirò mai a vedere una cosa del genere, ma visto che sognare non costa nulla, io continuerò a farlo…”.