2014

Marchegiani dice la sua: “Lazio, non rinnovare il contratto a Klose. Serve una programmazione”

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In una lunga intervista concessa al quotidiano ‘Il Tempo’ l’ex portiere biancoceleste Luca Marchegiani ha parlato dell’attuale momento che sta passando la Lazio: dal match di oggi, passando per il rinnovo di Klose, fino al caso Marchetti.

Lazio-Torino: chi vede favorito?
«È una sfida importante anche in chiave europea, ma dal valore diverso. Il Torino è andato oltre ogni aspettativa, ha meno da perdere perché l’Europa sarebbe un traguardo prestigioso ma non richiesto. Per la Lazio, invece, era obiettivo stagionale. Entrambe le squadre sanno giocare e far gol: che non sia una sfida bloccata».

Chi è in pole per la qualificazione all’Europa League?
«Vedo il Milan, non la Lazio, favorito rispetto alle altre, con Fiorentina e Inter un passo avanti. I rossoneri sono in grande rincorsa e sono al meglio fisicamente».

Una Lazio da rifondare: come e in che reparto interverrebbe?
«È difficile dare un giudizio su questo campionato della Lazio. Apprezzo molto Petkovic come allenatore, ma con la squadra si era rotto qualcosa. È evidente la differenza di risultati tra la sua gestione e quella di Reja, il tecnico si è affidato alla vecchia guardia con successo. Con una stagione così è difficile valutare chi confermare o meno dei nuovi. Serve una programmazione per il futuro, la rosa va ringiovanita. Soprattutto difesa e attacco, mi viene da dire, non ci si può affidare a giocatori come Klose che non garantiscono continuità».

Klose, Mauri, Dias e Biava: a chi rinnoverebbe il contratto?
«Il punto non è rinnovare o meno, ma cercare di creare alle spalle di questi giocatori delle valide alternative in prospettiva futura. Che al momento non vedo. Mauri per anni è stato l’arma in più della Lazio, ha pagato le vicissitudini che ha affrontato, ma non è un giocatore a fine carriera. Uno su cui punterei ancora è proprio lui».

Ma una grande campagna acquisti potrebbe placare la contestazione dei tifosi?
«Il tifoso della Lazio ha bisogno di un altro tipo di coinvolgimento da parte della società, e per coinvolgimento intendo sentirsi parte della squadra e del club con iniziative e una comunicazione più aperta e diretta verso l’esterno. In modo che veda gratificata la sua passione. Non credo che da parte di Lotito ci sia la reale volontà di escludere il tifoso biancoceleste, ma serve un passo da tutte e due le parti. Il mercato non può bastare, certo con un paio di acquisti giusti si potrebbe intraprendere la strada della riconciliazione».

Un giudizio sulla stagione di Marchetti: si è giocato la convocazione al Mondiale?
«Quando un portiere gioca poco, perde alcune attenzioni a livello nazionale. In questo momento mi sembra fuori dalle scelte del ct Prandelli per il Brasile. E mi dispiace perché lo reputo uno dei migliori portieri italiani».

Intanto c’è Berisha a regalare sicurezze per il futuro.
«Un ottimo portiere. Mi piace molto il suo atteggiamento spavaldo, non ha assolutamente fatto rimpiangere Marchetti e Reja si fida di lui».

Il 12 maggio sarà all’Olimpico?
«Sì, nonostante la mia condizione atletica non sia più quella di una volta».

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