2014

Marchegiani: “Lotito e tifosi, fate qualcosa o distruggerete tutto”

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E’ il portiere dello scudetto del 2000, quello che ha difeso la porta della Lazio in 339 partite, chiamato il “Conte”, ora opinionista di Sky: Luca Marchegiani, un mito per i tifosi biancocelesti, ha parlato ai microfoni de “Il Messaggero” della situazione in casa Lazio, partendo dalla querelle Lotito-tifoseria: “Incomprensibile, molto strano, complicato da spiegare. Bisogna trovare una soluzione, è desolante e brutto vedere uno stadio vuoto, di mezzo c’è il bene della Lazio. Lotito e la tifoseria devono fare un passo in avanti e ognuna delle parti deve rispettare il punto di vista dell’altro, ma si deve fare qualcosa, altrimenti si distrugge tutto. Sono stato giocatore e tutto questo stato di cose pesa come un macigno, per Reja è ancora tutto più difficile e non è giusto”.

Marchegiani ha provato ad avanzare qualche idea per risolvere la questione: “Stimo Lotito anche per come è entrato nel mondo del calcio, poi ha portato risultati e resta sempre il presidente che ha vinto di più dopo Cragnotti, ma è altrettanto vero che della Lazio si parla poco. Anche io nel mio piccolo gliel’ho detto che deve aprirsi di più, dare più respiro alla società, comunicare meglio e far comunicare di più i suoi giocatori, ma viene fatto poco o nulla. Ed è un peccato. Spesso si dice che la società è dei tifosi, ma non è così. E’ vero però che i tifosi sono la ricchezza per ogni club e vanno tutelati. Ci vorrebbe un punto di riferimento, uno che abbia fatto parte della storia del club. Ai miei tempi c’era Pulici, ex campione e persona perbene”.

L’ex portiere ha poi rivelato di esser stato vicino al club capitolino per una carica da dirigente: “Si, il presidente mi offrì di entrare come dirigente e lo ringrazierò sempre, ma non mi sentivo pronto, in futuro non lo so”.

E, infine, Marchegiani ha parlato del cammino in campionato della squadra di Reja, dei portieri bianocelesti e della sua partecipazione alla festa per lo scudetto del ’74: “L’anno scorso è arrivata settima, è una squadra che ora non può competere per la Champions, ma per l’Europa League e per me, con rispetto di Parma e Verona, ce la può fare ad arrivare sesta. Berisha e Marchetti? L’albanese è alto, ma veloce tra i pali ed è bravo, a me piace molto. Federico resta tra i migliori, anche se è stato sfortunato e non so se riuscirà ad andare ai mondiali. Festa scudetto? Si e non vedo l’ora, rivedrò tanti amici. Nel 2000 eravamo costruiti per vincere, quella del ’74 resta un’impresa memorabile. E chissà che quel giorno non sia l’inizio di un percorso nuovo tra Lotito e la tifoseria”.

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