Marchetti e Cavanda, la riscoperta di due piacevoli soprese

La vittoria in trasferta contro il Palermo ha rappresentato una nota positiva per la Lazio, non solo per il risultato, ma anche per la prestazione dei singoli calciatori. Tra tutti, come riportato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, ci sono Federico Marchetti e Luis Pedro Cavanda.

Il ritorno di Superman – Il portiere biancoceleste non disputava due gare consecutive da sei mesi, esattamente da Cagliari-Lazio del 16 marzo scorso (0-2). Poi una lunga serie di assenze causa infortuni non gli permisero di giocare. Marchetti rientrò il 30 marzo (Lazio-Parma 3-2), fu solo un’occasione, finì al tappeto nuovamente e disse addio alla stagione. A Palermo ha salvato un paio di gol, ha ipnotizzato Dybala, è stato sempre attento. Parate alte e basse, uscite repentine, direzione della difesa sono riusciti a bloccare i palermitani sullo 0-0 nei primi 40 minuti. Ha sofferto Federico, ma ha avuto la forza di ritrovare serenità e sicurezza necessaria per uscire dal tunnel.

Il rilancio di Cavanda – Fermo Basta per infortunio, deludente Konko nella ripresa di Marassi e con l’Udinese, in Sicilia la Lazio ha riscoperto il belga-angolano. Uno dei migliori in campo, ha giocato con continuità e attenzione. Un piacevole ritorno, considerando l’immagine e il pessimo rendimento degli ultimi mesi. Quello della passata stagione sembra un lontano parente, Reja gli diede l’ultima possibilità il 19 aprile nello spareggio per l’Europa con il Torino, poi lo fece accomodare per il resto del campionato in panchina. In estate la sua cessione sembrava imminente, ma Tare rifiutò tutte le offerte che arrivavano a Formello. Costretto a rimanere a Roma, ecco che a Palermo ha l’oppurtunità di mettersi in mostra e la sfrutta in pieno, grazie anche alla capacità di Pioli di motivare i calciatori. Il mister si è sforzato di considerare tutti allo stesso modo, non ci sono stati fuori-rosa, la forza della Lazio deve essere il gruppo.

Rocco Fabio Musolino