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Parolo critica Milinkovic: «Io non avrei scelto l’Arabia». Poi svela un retroscena
Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio, ha commentato la scelta di Milinkovic-Savic di andare in Arabia Saudita
Intervistato da TvPlay, Marco Parolo ha parlato così di Milinkovic-Savic e della nuova Lazio:
MILINKOVIC – Credo proprio fosse giunto il momento di lasciare la Lazio, ma dispiace che l’abbia fatto per andare in Arabia e non in una squadra top dove poteva esprimersi e diventare ancora più grande. I colpi non gli mancano, Sergej ha tutto per diventare uno dei giocatori più forti che ci siano, mi ha colpito perché so che tipo di ambizioni possa avere, ma ha fatto la sua scelta. Dispiace solo perché è un giocatore straordinario e lì in Arabia, nonostante ci stiano andando grandi giocatori, ci vai per un solo motivo. Pensare che ha avuto la fortuna di giocare con un maestro come Miro Klose, comunque vediamo dai, gli auguro tanta fortuna, è un ragazzo d’oro. Anche se mi davano una montagna di soldi, io lì non ci andavo, con tutto il rispetto di chi ha scelto di andare eh, ma io no. Lo giuro, sto tanto bene qui e sono contento di quello che ho, non ho bisogno di avere di più. Mi piaceva giocarci contro in allenamento, lo stuzzicavo e lo fronteggiavo. Mi ha sempre colpito quando mi diceva che lui alla mia età non ci arrivava, nel senso che voleva smettere molto presto. Sergej non ce lo vedo che gioca fino a 33-34 anni, vedremo. Se la Lazio perde parecchio? Tanto perché lui, soprattutto negli ultimi anni era cresciuto in consapevolezza e grandezza, ora Lotito deve comprare e fare una squadra che possa competere
NUOVA LAZIO – Devi giocare la Champions, io l’ho giocata e non è facile per niente disputare quelle partite e poi rimetterti concentrato ed essere pronto fisicamente sul campionato. Era complicato per noi giocare ogni tre giorni, figuriamoci adesso, e senza uno come Milinkovic-Savic. Certo per ora sono rimasti Immobile e Luis Alberto che sono tanta, tantissima roba, ma sempre ogni tre giorni giochi e ti servono giocatori all’altezza della situazione. La Lazio è diventata una realtà importante e deve cercare di restare lì, anche perché le altre non stanno ferme a guardare quello che fai tu. Si deve attrezzare, ma credo e spero che Sarri lo voglia altrettanto. Non sarà facile prendere giocatori che sopperiscano l’assenza del serbo, ma lo devi fare. Altrimenti è dura, durissima con la Champions League