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Parolo: «Lazio candidata al quarto posto, su Milinkovic e Luis Alberto…»
Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio, ha tracciato un bilancio sulla prima parte di stagione della Lazio: le sue dichiarazioni
Marco Parolo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Messaggero. Le sue parole:
«In campionato bene. In Europa invece doveva passare il turno. L’Europa League viene snobbata ma più si va avanti più è bella e divertente. Detto ciò, la squadra di Sarri è una candidata al quarto posto e magari gestirsi in Conference potrà essere d’aiuto. Formello? Ho trovato un bel clima, lasciava presagire che la Lazio avrebbe fatto una buona stagione. Sarri ha accentrato la sua figura all’interno della società. La squadra lo segue e lui ha dimostrato che se le sue decisioni vengono assecondate i risultati arrivano».
MILINKOVIC E LUIS ALBERTO – «Su Milinkovic bisognerà decidersi: o monetizzare o perdere ancora una volta un calciatore a zero. Se la Lazio dovesse andare in Champions League bene, altrimenti dovrà pensare ad un prezzo di mercato, senza sparare cifre assurde anche perchè poi non te lo comprano. Luis Alberto? Quando un giocatore è convinto del posto in cui si trova allora si fa il massimo per coinvolgerlo. Se invece considera il suo ciclo finito lo si accontenta. Certe dichiarazioni che si leggono da parte dei suoi agenti non aiutano ma se vuole andare via è giusto che venga ascoltato, anche a gennaio».
ILIC E MARCOS ANTONIO – «Per me Ilic è il giusto mix tra giocatore giovane, promettente e forte da plasmare. Potrebbe essere in ritardo di condizione ma Sarri ha dimostrato che i calciatori che vuole li inserisce bene nel suo sistema. Marcos Antonio nelle ultime uscite mi è sembrato in crescita. Non è ancora pronto per essere titolare perchè Cataldi è cresciuto tanto. Anche Danilo però ci ha messo un anno intero per affermarsi come un punto di riferimento per la squadra».
MERCATO – «È innegabile che manchi un terzino di piede mancino e un vice Immobile. Bisognerebbe trovare un giocatore che accetti di essere considerato sempre alle spalle di Ciro ma non sono tutti Caicedo».