2013
Massimo Maestrelli: “Papà e Chinaglia di nuovo insieme, finalmente”
La salma di Giorgio Chinaglia tornerà in Italia e riposerà a Prima Porta accanto a un altro mito della Lazio come Tommaso Maestrelli. Oggi Il Tempo a tal proposito ha intervistato Massimo Maestrelli, figlio della leggenda laziale e a suo modo mascotte di quello spoogliatoio: “Essere stati figli di Maestrelli ha significato per me e mio fratello aver vissuto accanto a una persona splendida, siamo anche cresciuti in fretta. Passavamo le nostre giornate a Tor di Quinto, i giocatori ci trattavano come ragazzi di 16-17 anni, peccato che ne avevamo solo 10. Si parlava di donne, di whisky, di pistole, di macchine, di bella vita, io e mio fratello ci divertivamo molto. L’importanza di nostro padre l’abbiamo capita solo qualche anno dopo, con quello scudetto rimarrà nella storia”.
Maestrelli Jr ha poi proseguito: “Chinaglia ci ha sempre trattato come fratelli minori, quando io e mio fratello andavamo in America lui ci ospitava con la sua famiglia e quando tornò in Italia e entrò nella dirgenza laziale volle offrire un posto a me e Maurizio e fu di parola, sono ricordi indelebili quelli, così come quando a Natale per la prima volta ci dette 200.000 lire.Chinaglia con noi era molto presente. Mi ricordo che dopo il famoso derby, quello del dito sotto la Sud, Giorgio attraversò un periodo difficile. A casa nostra arrivarono molte minacce, diverse erano indirizzate anche a me e mio fratello. Mio padre lo ospitò a casa nostra e lui si presentò con un fucile a fare la guardia.”
Infine ha dichiarato: “Quando Chinaglia andò via miop padre capiì che non era un tradimento, aveva solo capito la scelta di Long John. Io a Prima Porta ci vado sempre con estremo piacere, per me non è un luogo triste, è un momento di condivisione, un momento tranquillo. Finalmente il sogno di rivederlo qui sta per realizzarsi, si ricongiungono due grandi persone e vedere mio padre senza Giorgio mi metteva moltissima tristezza addosso.”