Campionato

Materazzi: «Milinkovic è un fuoriclasse, Strakosha mi ha impressionato»

Pubblicato

su

Il pensiero di Beppe Materazzi sul derby di domenica e sul finale di stagione della Lazio

Il mister Beppe Materazzi è intervenuto ai microfoni di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air, per dire la sua sul derby che impegnerà la Lazio domenica.

Per chi sarà maggiormente importante il derby? Che partita sarà?

«Sarà un derby classico, molto acceso e i giocatori in campo dovranno essere bravi a mantenere la calma. E’ una partita che arriva in un momento delicato principalmente per la Roma che deve chiudere per forza la stagione al secondo posto. Non dico che la Lazio non abbia nulla da perdere, ma sicuramente la squadra di Inzaghi potrà affrontare il match serenamente per provare a vincere la partita»

Meglio Keita dall’inizio o a partita iniziata?

«Sarebbe preferibile giocare dall’inizio col tridente, anche perché gli attaccanti della Lazio sanno supportare il gioco di squadra ma nel contempo sono letteralmente micidiali nelle ripartenze. Immobile è un attaccante che sa muoversi bene non solo in area di rigore, ma sa lavorare per la squadra e farsi valere nell’uno contro uno. Brava la Lazio a crederci così come a non mollare su Keita, che da oggetto misterioso è ridiventato un punto fermo della squadra. Inzaghi ha dimostrato grande personalità e ha saputo sfruttare ogni singolo elemento della rosa»

Inzaghi nei derby di Coppa Italia ha dimostrato di saper studiare alla perfezione la squadra di Spalletti, ma in campionato sarà un’altra storia…

«Credo che comunque Simone abbia già preso le misure agli avversari, così come fa per tutti gli avversari. Bisognerà fare attenzione al furore agonistico dei giallorossi che vorranno dimostrare la loro superiorità davanti ai loro tifosi, ma questo potrebbe portare la Lazio a sfruttare le ripartenze, con la squadra biancazzurra che sfruttando gli spazi può davvero far male agli avversari»

Ci si poteva immaginare un impatto del genere come tecnico per Simone Inzaghi?

«Quando ha iniziato a giocare direi assolutamente no. La sua forza è sempre stata la famiglia, sana e che l’ha sempre supportato. Io comunque dissi che la fortuna della Lazio era che Bielsa non fosse venuto: perché avrebbe potuto offrire una chance a un ragazzo preparatissimo come Simone Inzaghi, e perché l’argentino non avrebbe mai valorizzato i giovani della rosa della Lazio come Inzaghi ha saputo fare»

Qual è il suo pensiero sui giovani laziali e in particolare su Milinkovic-Savic?

«Il serbo potenzialmente è un fuoriclasse nel suo ruolo, ha tecnica, personalità e fisico. Mi ha impressionato molto favorevolmente anche Strakosha che secondo me può diventare un grande portiere. Questi due ragazzi mi sembrano una spalla sopra agli altri, senza nulla togliere ai vari Murgia, Crecco e Lombardi che hanno saputo comunque mettersi in grande evidenza»

Chi potrà arrivare fino in fondo nella lotta per l’Europa?

«L’instabilità a livello dirigenziale può aver influito nel rendimento di Inter e Milan, soprattutto per quanto riguarda i rossoneri. L’Inter invece è stata un po’ una sorpresa negativa, ho una grande stima di Pioli e non credevo che la squadra entrasse in crisi in questo modo. Tolto il primo posto quest’anno il campionato è molto avvincente, anche la lotta per la retrocessione sembra essersi un minimo riaperta e gli ultimi verdetti arriveranno solo alla fine»

Al di là del rush finale in campionato, l’ambiente Lazio si sta proiettando anche verso la finale di Coppa Italia contro la Juventus. I biancazzurri hanno la possibilità di sovvertire il pronostico?

«Sicuramente in quella gara la Lazio dovrà dare più del cento per cento per spuntarla. Se la Juventus fosse al massimo sarà comunque durissima, bisognerà vedere come i bianconeri arriveranno all’appuntamento. Sarà una partita stimolante in cui la Lazio riuscirà sicuramente a dire la sua, auguriamoci che la Lazio sia in giornata splendida e possa regalare un sogno. Se il sogno rimarrà tale bisognerà comunque dire grazie ai ragazzi per aver permesso di viverlo»

In caso di finale di Champions conquistata, la Juventus anticipando la disputa della finale di Coppa Italia potrebbe lasciare inconsciamente qualcosa?

«Non credo, la Juventus ha dimostrato di essere una squadra-cannibale, tesa a voler vincere tutte le competizioni e a non lasciare nulla per casa. Anticipando la Coppa Italia qualche considerazione sulla brillantezza di alcuni giocatori si potrebbe fare, ma i bianconeri sono abituatissimi a giocare partite importanti e credo che questo fattore potrebbe incidere solo lievemente».

Exit mobile version