Petrucci: «Cataldi l'ho visto DELUSO. Con Sarri e Tudor nessuna SCINTILLA. La STRATEGIA della Lazio è questa...» - Lazio News 24
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Petrucci: «Cataldi l’ho visto DELUSO. Con Sarri e Tudor nessuna SCINTILLA. La STRATEGIA della Lazio è questa…»

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Le parole del giornalista Matteo Petrucci per fare il punto sulla situazione Lazio, durante la trasmissione Incondizionatamente Lazio.

Intervenuto durante la trasmissione Incondizionatamente Lazio, il giornalista Matteo Petrucci ha fatto il punto sui biancocelesti al termine di un’estate bollente. Ecco le sue dichiarazioni:

STRATEGIA – «Le parole di Cataldi non mi hanno sorpreso, ma amareggiato, sono parole di un ragazzo ferito, deluso. Sappiamo che il suo addio alla Lazio non è legato a una questione tattica o tecnica, sono scelte fatte oltre Baroni. Una società può decidere anche di non proseguire con dei giocatori, ma è una scelta che mi lascia dei dubbi. Io Cataldi l’ho anche visto nel video della conferenza, era deluso. Poi non poteva neanche esagerare, anche perché si stava presentando a una nuova squadra. I senatori? Immobile aveva un rapporto teso con Sarri, Tudor e la società, aggiunto alla carta d’identità e l’ingaggio si è arrivati alla cessione. Toglierei Felipe Anderson dall’elenco. Cataldi ha pagato forse il fatto di essere un senatore. Dal prossimo anno si cercherà ancora di abbassare il monte ingaggi e ringiovanire la rosa, continuare a contenere i costi sugli stipendi, la Lazio quest’hanno li ha ridotti del 20%. Questa è la strategia».

SARRI E TUDOR – «Su Sarri avevo la sensazione che si sarebbe concluso a fine giugno, era a scadenza 2025 e non sarebbe rimasto senza rinnovo e non era nelle intenzioni della società prolungarlo. Sicuramente c’era qualche tensione con alcuni calciatori, ma non era il grosso dei problemi, lui si è reso conto che la squadra mentalmente non riusciva più a seguirlo. C’erano, inoltre, dei rapporti freddi con la società. Una somma di cose che hanno portato alla separazione. Tudor? La società è rimasta spiazzata dalla sua richiesta di rivoluzionare tutto, smantellando il mercato dell’anno prima e mandando via Guendouzi, Isaksen, Rovella e gli altri. Anche con lui lo spogliatoio ha avuto problemi, non è scoccata la scintilla».

CASTROVILLI E HYSAJ – «Castrovilli non è al 100%, per la Lazio è un giocatore che ha bisogno di tempo, speravano quando l’hanno acquistato che ne serviva molto di meno. Io credo che sia importante l’esperienza europea, soprattutto quando la porta un giocatore come Pedro, ma non è questo che sposta i risultati. Castrovilli comunque ha giocato anche in Europa. Questa decisione è stata la conferma che gli serve ancora tempo. In Europa ora la Lazio è cortissima a centrocampo, questa lista dà la conferma che c’è solo un sistema di gioco a disposizione, con due centrocampisti. Se andiamo a vedere freddamente la rosa della Lazio vedo 7 attaccanti e 5 centrocampisti, io avrei levato un attaccante. Con Hysaj la rescissione probabilmente non era possibile. Dei tentativi ci sono stati, ma è mancato l’accordo, il giocatore si è messo anche a disposizione di Baroni. Hanno provato a trattare, ma senza successo e non credo che da qui a gennaio cambi qualcosa».

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