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Zaccagni assicura: «Voglio il rinnovo con la Lazio ma prima di me c’è Felipe Anderson. Sulle parole di Giuffredi dico questo»

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Mattia Zaccagni, esterno della Lazio, ha aperto alla possibilità di rinnovare con il club biancoceleste: le sue dichiarazioni

In una lunga intervista al Corriere della Sera, Mattia Zaccagni ha aperto al rinnovo con la Lazio e non solo:

TIFOSI – «Ho bisogno di capire che cosa significa la maglia per i tifosi per rendere di più. Ci sono differenze fra le tifoserie, senza dubbio. Quella fra laziali e romanisti si è vista dalla scenografia dell’ultimo derby».

INIZI – «A 5 anni mio padre mi iscrisse alla scuola calcio. Lui e mamma erano disperati perchè a furia di pallonate in casa rompevo tutto: lampade, foto, tutto. Mi ricordo un mobiletto che consideravo a forma di porta e quindi perfetto per giocare. Mi svegliavo a ogni ora per vedere partite di campionati improbabili. All’epoca non lo vedevo come un lavoro».

STIPENDI – «In Arabia offrono stipendi decuplicati. Finché non si riceve un’offerta del genere non si può giudicare. Io ho avuto stipendi graduali. Ho giocato in Serie C, in B e poi in A. La crescita è stata gestibile. Altri vanno da zero a cento. Per loro sarebbe giusto che le società mettessero a disposizione un tutor che aiuti a dare il giusto valore ai soldi».

OBIETTIVI – «Vincere un trofeo con la Lazio. Ci stiamo riprendendo dopo un inizio negativo, ma siamo forti. Purtroppo, rispetto al passato, il calcio è cambiato. Per le società è importante arrivare in Champions per ricevere soldi. Per me invece contano i titoli. Si gioca per vincere e i tifosi sognano quello. Un compromesso sarebbe fare in modo che attraverso la Coppa Italia si arrivi in Champions. Altrimenti si rischia che società, giocatori e tifosi abbiano priorità diverse. E questo crea distanza».

PAROLE GIUFFREDI E RINNOVO – «A 28 anni non posso farmi destabilizzare da quel che dicono gli altri. Lui ha espresso il suo parere che credo sia stato mal interpretato. Voglio rinnovare? Certo, e la società lo sa. Ultimamente non ci sono stati molti contatti ma Lotito si muove così: mette da parte il discorso e poi lo riaffronta. Ha i suoi tempi ma credo sia giusto affrontare prima la questione relativa al rinnovo di Felipe Anderson che scade tra pochi mesi. Il mio contratto invece scadrà nel 2025».

STERILITA’ OFFENSIVA – «Solo un momento, siamo anche stati sfortunati con tanti pali. L’anno scorso ho reso tutta la stagione, ma sono arrivato un pò stanco e meni lucido. Devo ritrovare quella condizione. Una volta rientrato dall’infortunio, che non è serio, spero di dare un contributo maggiore. Con Sarri sono cresciuto, mi ha insegnato ad attaccare l’area e ad essere più concreto. Niente gol dalla 30esima alla 38esima giornata? Non lo sapevo, mi fa strano. Quest’anno però giuro che segnerò».

TERZINO DI PIEDE SINISTRO IN SUO AIUTO – «C’è Luca Pellegrini. Ma con Lazzari a destra è difficile farlo giocare per gli equilibri. Mi aiuterebbe, ma Marusic e Hysaj rendono».

SOCIAL – «I social sono pericolosi: ci sono persone fragili che in seguito a questo tipo di messaggi che ricevono compiono gesti estremi. Recentemente un ragazzo si è suicidato in diretta su TikTok, e non è il primo. La politica dovrebbe prendere a cuore la situazione. Bannare chi si dimostra violento verbalmente potrebbe essere una soluzione».

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