2013

Mauri: “Ancora ci godiamo la Coppa Italia. Prossima stagione? Vogliamo la Champions”

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Dopo quasi un mese dal trionfo in Coppa Italia contro gli eterni rivali, è intervenuto a Lazio Style Radio capitan Mauri. Queste le sue parole:

Mauri, Candreva e goal di Lulic. E’ passato quasi un mese ed il ricordo è ancora limpido. Qualche volta ti torna in mente quell’azione?

“Ci speravamo tutti di fare questa impresa. Ce l’abbiamo fatta e siamo entrati nella storia. Ora ci godiamo il momento e poi cominceremo la nuova stagione”.

Eri convinto di mettere la firma nella partita? Qual è stato il primo pensiero quando sei entrato in campo?

“Sono entrato per dare il mio contributo. Già durante il primo tempo si vedeva che eravamo più convinti di farcela. E’ andata alla grande, siamo tutti contenti. Non solo io ma anche lo staff. Vincere una partita del genere e alzare la Coppa non è merito solo dei giocatori ma di tutto lo staff e della gente che lavora durante tutto l’anno con la Lazio, come i massaggiatori, il cuoco e anche la stampa”.

Una partita sola che rimarrà nella storia, che ha permesso di battere la Roma, di vincere un derby, di alzare una Coppa, di accedere all’Europa League e di disputare la finale di Supercoppa. Basta per cancellare tutta la stagione altalenante soprattutto nel girone di ritorno?

“Non cancella del tutto una stagione cominciata benissimo a che poi è cambiata glinel girone di ritorno. A dicembre eravamo vicini alla Juve (anche se il nostro obiettivo non è mai stato quello di vincere scudetto). Questa Coppa ha fatto contenti tutti, molto più di quanto non avrebbero fatto altri traguardi. La prossima stagione dovrà comunque concludersi meglio di questa in campionato”.

Cosa è successo nel girone di ritorno? C’è stata una partita in particolare che ha inciso in modo negativo e che vi ha frenato? 

“Noi abbiamo cominciato bene. Poi c’è stato un calo ed i risultati non venivano più. Hanno inciso sicuramente i numerosi infortuni importanti che abbiamo subito senza contare che non è facile giocare ogni tre giorni partite così importanti. Non si ha mai tempo di recuperare. Non ci si riposa mai. E’ stato l’accumularsi di tutti questi fattori che ha portato a non raggiungere i risultati sperati. Poi alla lunga non fare risultato contribuisce anche sull’umore e l’autostima. Quando le cose vanno male è sempre tutto più difficile. Ci vuole più cattiveria sotto porta, non è semplice spiegare il calo che abbiamo avuto ma è importante lavorarci sopra. Soprattutto per una squadra grande come la nostra”.

Ha influito anche l’uscita dall’Europa League sul calo del girone di ritorno?

“No, anche se la maniera in cui siamo usciti non è stata facile da digerire. Ma i maggiori problemi sono stati i risultati che non venivano, gli infortuni. Tutte le squadre hanno un calo, ma il nostro è stato più lungo, non entravamo in campo tranquilli. Il problemi, poi, non erano le partite in sé, ma i viaggi, i trasferimenti che hanno tolto tempo agli allenamenti. Ma dobbiamo migliorare anche in questo”.

Hai analizzato la stagione finita. Cosa ti aspetti nella prossima in generale?

“Al momento non conosco nemmeno gli acquisti delle altre squadre. Secondo me ci saranno sempre quelle 2 o 3 squadre avanti e noi lì dietro che dobbiamo lottare per la Champions. E’ arrivato il momento di fare il salto di qualità dall’ Europa League alla Champions. Conosciamo le nostre potenzialità e sappiamo che non è facile competere con alcune squadre, ma dobbiamo lavorarci sopra”.

Obiettivi per la prossima stagione?

“Sicuramente occupare uno dei primi tre posti e di disputare un girone di ritorno uguale a quello d’andata”.

Vorresti rigiocare una partita?

“Il 26 no, lo lasciamo così, anzi, lo rigiochiamo tutti i giorni (ride).. probabilmente rigiocherei la partita d’ andata di Europa League che di fatto ci ha estromesso. Ma ormai è andata, va bene così”.

La Supercoppa forse di giocherà a Roma. Potrebbe diventare un altro momento emozionante.

“Speriamo, perché da quanto ho capito si gioca il 18agosto e la gente in quel periodo è in vacanza. Spero che i laziali rispondano come hanno sempre fatto e vengano allo stadio. Staremo a vedere Curiosità. La fascia da capitano in genere è gialla o verde. Ma nel derby è sempre rossa”.

Si tratta di scaramanzia?

“No, dipende dalle partite, da chi fa il capitano e da chi gioca. Non c’è scaramanzia”.

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