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Mauri: «Segnare in un derby è straordinario. Domani? Spero si sblocchi Immobile»
Stefano Mauti riavvolge il nastro e racconta cosa è per lui il derby della Capitale
10 anni di Lazio, la fascia di capitano sul braccio, carisma e ben tre gol segnati nella stracittadina. Tutto questo è Stefano Mauri che sulle pagine de Il Corriere della Sera ha voluto raccontare le sue sensazioni in vista del derby di domani: «Non gioco più, ma è una partita che sento ancora mia. Ho giocato 10 anni nella Lazio, dal 2006 vivo a Roma, inevitabile che la senta ancora. Non conta niente chi ci arriva meglio. Le due squadre stanno attraversando un periodo di alti e bassi, ma nel derby non esistono logiche. È una partita che non c’entra assolutamente niente con il resto della stagione. La tensione del derby è impossibile che venga limitata dagli impegni nelle coppe. Anzi, quest’anno conta anche tanto, visto che è uno scontro diretto. Sarei contento di riveder segnare Ciro Immobile. Si sta parlando molto del fatto che non segna, che non sta bene, che non è in forma. Questa è la partita giusta per tornare a segnare e per aiutare la Lazio a raggiungere la Champions».
VIGILIA – «Nei giorni che precedono la partita bisogna stemperare la tensione, che in città è altissima. Prima della partita, invece, portavo la squadra a fare una parte del riscaldamento sotto la curva per far capire ai compagni cosa si aspettano i tifosi da una partita del genere. Ho rapporti con tanti di loro, ma nella settimana prima del derby non si chiama nessuno. Quand’ero nello spogliatoio, mi dava fastidio ricevere telefonate, perché capivo l’importanza della gara. Ho preferito lasciarli tranquilli, li sentirò da domenica».
RICORDI – «Il derby vinto il 26 maggio rimarrà nella storia per sempre. Sarà difficilissimo che ricapiti un’occasione simile. Una partita unica, fortunatamente l’abbiamo portata a casa noi. Detto che già l’emozione del gol è particolare e che segnare in un derby sotto i tuoi tifosi è straordinario, se devo scegliere il mio gol più bello scelgo quello in contropiede su assist di Felipe Anderson a gennaio del 2015, anche se finì 2-2».
CORSA CHAMPIONS – «Vedo l’Inter favorita per il terzo posto. La Lazio si gioca il quarto con Milan e Roma. Questa partita conta più per noi: in caso di sconfitta, il distacco da Roma e Milan diventerebbe incolmabile, anche perché le squadre da inseguire sarebbero due. Per la Roma, una sconfitta non sarebbe così pesante così come lo sarebbe per la Lazio».