2013
Mauri ha un solo obiettivo: “Voglio tornare a giocare! Il momento della squadra? Adesso conta solo vincere”
Sta fuori, freme per rientrare, per aiutare la Lazio in un momento difficile. Il capitano vuole tornare ad essere capitano, con la fascia sul braccio, l’aquila sul petto ma soprattutto un pallone tra i piedi. Stefano Mauri, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, ha rilasciato una bella intervista.
Si parte dal calcioscommesse…
“Sono uscite da poco le motivazioni e i miei avvocati stanno scrivendo il ricorso al Tnas, in pochi giorni saremo pronti. Siamo fiduciosi, voglio tornare ad aiutare i miei compagni in questa stagione”
Preparazione diversa dalla squadra?
“Ho fatto una preparazione diversa per essere pronto i primi di dicembre, ho fatto 20 giorni di vacanza e un lavoro a parte che ho iniziato da poco per essere pronto entro fine anno con la speranza di poter tornare a giocare”
Messaggio ai tifosi…
“Devo ringraziare tutti i tifosi perchè mi sono sempre stati vicini. Li ringrazio tantissimo”
C’è rabbia dentro di te per questa situazione?
“Ce n’è tanta, non è facile affrontare una situazione del genere. Però ci sono dei doveri perchè sono il capitano e devo trasmettere positività alla squadra e scindere il rapporto dentro-fuori dal campo. Una volta entrato a Formello devo svolgere il mio lavoro e fare anche qualcosa in più visto che sono il capitano. Poi vedere la squadra e non potergli dare una mano non è facile, è una cosa davvero brutta”
Che idea ti sei fatto di questa Lazio?
“E’ un’annata difficile, in alcune partite ci è anche girata male. E’ anche vero però che siamo più contratti e il fatto che non arrivino i risultati ci porta ad entrare in campo con molta pressione e questo la squadra la soffre. Abbiamo bisogno di vincere anche giocando bene e dopo con i risultati dalla nostra parte sarà tutto più semplice e potremo pensare anche a migliorare sul piano del gioco”
Ancora sui tifosi…
“Sento che mi stanno vicendo, anche navigando sul mio sito e i forum. Spero di ripagare presto la loro fiducia”
Sulla possibilità di fare la telecronaca all’Olimpico…
“Allo stadio ci sono sempre stato però addirittura fare la telecronaca non mi sembrava il caso perchè l’ultimo che l’ha fatta ha smesso dopo poco (ride, riferimento a Brocchi, ndr)”
Sull’occasione clamorosa mancata a Udine anni fa…
“Invece di tirare di prima come faccio sempre ho guardato il portiere e stoppato il pallone ma poi ho perso il controllo (ride, ndr)”
Ancora sul momento della squadra…
“Durante l’arco di una stagione è normale che ci sia qualche giocatore fuori condizione. Per queste esigenze cambiando i giocatori cambiano le caratteristiche e anche i moduli tattici. E’ normale che se ogni partita si cambiano 5-6 giocatori per motivi vari la squadra ne risente e questo alle prime non accade”
Si è parlato di una Lazio alla deriva
“Questo non è un momento facile perchè non stanno arrivando i risultati e quando si cerca di vincere a tutti i costi non si è tranquilli. La squadra non sta giocando come sa, l’anno scorso a gennaio eravamo a 3 punti dalla Juventus. Non siamo da scudetto ma non meritiamo neanche questa posizione. Nelle ultime partite è andata meglio, adesso contano solo i risultati”
Sul gol al Napoli in rovesciata…
“Sì, è stato il gol più bello della mia carriera. Mi chiedo perchè le televisioni se lo dimenticano così spesso…”
Su Cataldi…
“Ha grandissime qualità, può diventare un grandissimo giocatore. Spero possa continuare a fare bene e tornare da noi il prossimo anno”
Su Felipe Anderson…
“E’ un grande giocatore, con altissime doti tecniche. Bisogna dargli tempo perchè il calcio brasiliano è diverso, qui bisogna fare più movimento senza palla. Ma sono sicuro che si imporrà e darà gioie ai tifosi laziali”
Perchè quando qualcuno subisce fallo nessuno si fa sentire?
“Noi in queste situazioni quando ‘accerchiamo’ l’arbitro veniamo subito ammoniti, altre volte magari non succede. Lo facciamo per non rischiare il giallo ma da questo punto di vista hanno ragione, bisogna farsi sentire”
Mancano i big a questa squadra?
“Forse è esattamente il contrario, proprio perché qualcuno vuole prendere per mano la squadra rischia di strafare. E’ meglio puntare sul gioco corale. In questo momento di difficoltà è più importante il gruppo che non il singolo”
Su Rozzi…
“Gli farà molto bene questa esperienza all’estero, soprattutto in una squadra importante come il Real Madrid”
Su Biglia…
“E’ un grandissimo giocatore, non a caso gioca titolare con l’Argentina. Come tanti giocatori stranieri ha bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi, lui viene dal Belgio che è un campionato inferiore al nostro. Ha anche avuto due infortuni ma è sicuramente un grande giocatore”
Su Keita…
“Già dal ritiro si vedeva che ha qualità fuori dalla norma. Adesso sta giocando e sta facendo bene ma in queste situazioni deve essere bravo l’allenatore a dosarlo perchè in questi casi è facile ‘bruciarlo”
Su Perea…
“L’ho visto meno perchè è arrivato più tardi ma anche lui diventerà un buon giocatore. In questo momento fa più fatica a giocare da solo ma con due punte si è visto che ha grandi qualità. Questi giovani sono di buona prospettiva, fatti crescere più avanti ci torneranno utili”
Sui giovani in Italia…
“In Italia c’è più pressione, soprattutto a Roma. All’estero se si sbaglia una partita si continua a far giocare mentre qui se si sbaglia una partita arrivano subito le critiche”
Infine una spiegazione sull’esultanza…
“Non posso svelare nulla (ride, ndr)”
Siamo ai saluti…
“Invito i tifosi ad andare allo stadio numerosi come stanno facendo perchè abbiamo bisogno di loro. In campo cercheremo di ripagarli”.