2015

Mauricio si racconta: “Giocare con un campione come Klose è un privilegio. Champions? Ci crediamo!”

Pubblicato

su

È stato uno dei rinforzi di gennaio e per adesso non ha fatto rimpiangere il suo acquisto, anzi Mauricio insieme a De Vrij hanno creato una coppia difensiva molto solida e che da certezze. Il brasiliano si è raccontato in un’intervista esclusiva a Gol.com.

Sulla precedente esperienza europea

“Qui alla Lazio è come nello Sporting, inoltre ho l’appoggio dei brasiliani che mi hanno aiutato molto insieme a Pioli che mi ha dato ottimi consigli. Penso che questo abbia fatto la differenza nel mio adattamento”

La serie A è diversa dal campionato portoghese?

“Si il calcio in Italia è molto più tattico rispetto a quello portoghese. I giocatori sono più tattici, in ogni allenamento e in ogni partita cerca di adattarmi sempre di più. Poi chiedo consiglio a chi ha più esperienza di me per poter migliorare in ogni partita”

Come ti trovi in coppia con De Vrij?

“Ho giocato con molti difensori ma lui è diverso. È un grande giocatore, lavora tantissimo e ha tutte le possibilità di diventare il miglior difensore al mondo. Mi ha aiutato molto e inoltre parla un po’ di italiano e di inglese così riusciamo a capirci”

Vorresti raggiungere la Champions con la Lazio?

“Credo nella qualificazione in Champions, siamo molto concentrati. Ora abbiamo ottenuto la quarta vittoria consecutiva ma possiamo fare ancora meglio. Pioli è un allenatore intelligente e ci ha caricato molto, per questo lotteremo fino alla fine per raggiungere questo traguardo. Dobbiamo cercare di migliorare sempre”

Sogni di tornare al Palmeires?

“Il futuro è nelle mani di Dio, tornare al Palmeires sarebbe un onore, ho passato li 13 anni della mia vita. Non escludo in futuro la possibilità di poter tornare”

Cosa pensi di Klose e Felipe Anderson? 

“Giocare con un campione come Klose è un privilegio, è un ese pio sia come persona che come giocatore. Ci da molti consigli, è una persona molto intelligente, è un piacere indescrivibile poter lavorare con lui. Felipe invece è molto motivato e ha tutte le possibilità di diventare la nuova stella del paese, anche lui mi ha aiutato molto. Ha la testa sulle spalle e sono sicuro che presto raggiungerà la Nazionale maggiore”

Sui suoi allenatori precedenti 

“E ‘diverso. In Brasile, ho lavorato con Muricy Ramalho e Vanderlei Luxemburgo, ma ognuno ha il suo stile. Luxa è stato colui che mi ha dato la prima occasione, sa come gestire la squadra ed è molto intelligente. Muricy è un allenatore che motiva molto i giocatori. Allo Sporting, sono stato allenato da Leonardo Jardim (attuale allenatore del Monaco) è un uomo super corretto e ogni giorno fa fare un lavoro diverso. Pioli è il mio allenatore da soli due mesi ma ho capito che un gran motivatore. Si preoccupa molto dei giocatori e questo è molto importante”

Sulla Nazionale

“Il mio sogno fin da bambino è stato quello di indossare la maglia della Nazionale e adesso che gioco nella Lazio ho molta più visibilità. Hernanes qui ha fatto dei campionati importanti e poi ha partecipato ai Mondiali. Continuerò a lavorare con umiltà e spero che prima o poi Dunga si ricordi di me”

Quali sono le differenze tra i tifosi italiani e quelli brasiliani?

“Qui il tifo è leggermente superiore, ogni volta che esci la gente ti riconosce e ti si avvicina ma sempre con rispetto. Qui non importa se stai andando bene o male i tifosi ti sostengono comunque in Brasile i tifosi sono più impazienti. Non ho ancora giocato il derby contro la Roma ma so che è qualcosa di incredibile. Già un mese prima si parla del match, chi segna in un derby diventa un idolo per sempre”

Sulla sua vita a Roma

“Roma è molto diversa da Lisbona, sono venuto qui con mio fratello e mi ha aiutato molto così come Cesar che ha giocato sia nella Lazio che nell’Inter”

Rapporto con i social network?

“Mi piace internet, parlo molto con i tifosi. Mi mandano molti messaggi e cerco sempre di rispondere a tutti. Sono una persona molto tranquilla”

Exit mobile version