2015
Mauricio, un sceriffo per la difesa della Lazio
Con lo sceriffo non si passa più. L’arrivo di Mauricio ha completato la difesa della Lazio. Anzi, numeri alla mano, l’ha proprio blindata visto che nelle ultime sei gare, quelle del ritorno del brasiliano da titolare, è stato incassato appena un gol, mentre la classifica è decollata con sei vittorie di fila. Non ha, ovviamente, la bacchetta magica il 26enne arrivato a gennaio dallo Sporting Lisbona, dove si era meritato il soprannome di «sceriffo» non solo per il suo volto che potrebbe andare benissimo in un film western, quanto piuttosto per la sua efficacia a protezione della difesa. La Lazio diventata una fortezza difensiva fa parte di un processo di crescita collettiva. Ma con l’innesto di Mauricio, Pioli ha trovato la tessera giusta per il suo mosaico. E non fa niente se l’unico gol incassato nelle sei partite d’oro della Lazio sia scaturito da uno svarione del brasiliano che ha innescato il guizzo di Dybala del Palermo.
IMPATTO – Mauricio ha affiancato De Vrij al centro del pacchetto arretrato. Il suo apprendistato nel calcio europeo in una stagione e mezza in Portogallo dopo tanto Brasile tra Palmeiras, Portuguesa, Victoria e Recife. A Roma è arrivato con entusiasmo. Il suo connazionale Cesar, ex biancoceleste, lo ha aiutato anche a trovare casa. Mauricio è un tipo che fa gruppo. Ha sempre un sorriso per tifosi. Sta imparando l’italiano, ma sa già molte frasi colorite, in romanesco compreso. Così alcuni giorni fa in un’intervista a un sito brasiliano, ha definito una «figata » la Lazio a un solo punto dal secondo posto della Roma. Sogna di riassaporare quella Champions già vissuta con lo Sporting. Il suo idolo è Hernanes, non per il ruolo (diversissimo), quanto per i trascorsi laziali e per la maglia della nazionale indossata in Coppa del Mondo. La Selecao è il suo grande obiettivo da cercare di conquistare proprio attraverso l’esperienza della serie A, da lui ritenuta un vero test sul piano tattico per un difensore di certi livelli.
CHANCE – Da tempo il d.s. Igli Tare lo seguiva. Poi la svolta improvvisa per portarlo a Roma (contratto sino al 2019). Ingaggiato per puntellare un reparto in perenne emergenza dopo l’infortunio di Gentiletti (due giorni fa stiramento quando era vicino al rientro dopo sei mesi di stop, mentre ieri ha ripreso un altro difensore, Radu). Intanto, Mauricio, «lo sceriffo», si è piazzato in difesa e dalle sue parti non si passa. Ha esordito subentrando nel successo col Milan.È stato poi travolto nel naufragio di Cesena, ma ha saputo rialzarsi con tutta la squadra. «È la mia opportunità», cosi ha definito il suo arrivo a Roma. Lo sceriffo sa che non deve mai abbassare la guardia.
La Gazzetta Dello Sport