Focus
Un leone a San Siro…
Francesco Acerbi si rende ancora protagonista di un’altra grande partita, annullando così come nei tre precedenti Krzysztof Piątek
Era la sua partita. Quella della rivincita, della rivalsa. Non ha fatto una piega al momento dell’ingresso in campo delle squadre. Concentratissimo, aveva un solo obiettivo in testa. Vincere! Lo ha fatto lui e lo ha fatto la Lazio. Uno dei duelli più attesi della partita era quello tra Krzysztof Piątek e Francesco Acerbi. Dire che lo ha vinto il difensore biancoceleste è riduttivo, con le statistiche post match che avvalorano un duello a senso unico: infatti l’attaccante del Milan ha toccato un solo pallone nell’area avversaria. In quell’occasione, sugli sviluppi di un calcio di posizione, l’ex Genoa era marcato da Parolo.
DOMINIO – Un muro. Un leone. Anzi, IL leone, come lo chiamano i suoi compagni. Ha guidato alla perfezione Bastos e Luiz Felipe, semplicemente perfetti come le altre due uscite milanesi. Il terzetto protetto davanti da Leiva e dietro da Strakosha, continua a non sbagliare un colpo. Complice l’infortunio di Radu, con molta probabilità verrà riproposto anche a Genova, con Acerbi al timone di una retroguardia sempre più solida. I confronti con l’attaccante polacco sono 4 in stagione e solo in quel caso Piątek, ancora al Genoa, riuscì ad andare in gol, proprio per un errore di Francesco, probabilmente l’unico di tutta la stagione. Anche in quel caso Acerbi annullò il suo avversario di giornata, che poi trovò la rete grazie ad un rimpallo vinto. I tre precedenti con la maglia del Milan invece parlano chiaro, con l’ex Sassuolo che non ha lasciato spalle a repliche. Nella notte delle rivincite, Acerbi se ne è prese tante. Nei confronti di chi ha parlato troppo presto e ha oltraggiato la sua maglia e quella della Lazio in modo vile. Nei confronti di una società che dopo un anno non esaltante, non ci ha pensato due volte a disfarsi di lui. E infine nei confronti di uno degli attaccanti più forti della Serie A, che quando incontra Acerbi, scompare dal campo. Le rivincite più belle sono sempre quelle prese sul campo, l’unico giudice imparziale in grado di mettere tutto o quasi d’accordo. E questa volta il prato verde ha dato ad Acerbi la rivincita più grande, sentenziando per chi non lo avesse ancora capito, che la Lazio è superiore al Milan. Individualmente come sosteneva “Ace“, ma anche complessivamente. Un gruppo unito e una squadra forte che hanno poco da invidiare alle altre realtà. Ora finalmente se ne sono accorti tutti, anche due calciatori avversari che hanno cantato vittoria quando erano ancora troppo lontani dalla linea del traguardo, ma soprattutto con ancora una gara fondamentale da disputare. Quella gara l’ha vinta la Lazio. Non poteva che essere così.